Un’attrazione fatale. Un’ossessione radicata a tal punto da non fargli accettare quel termine della relazione e la decisione da parte della ex di rifarsi una vita con un altro uomo. Sarebbe questo il ribollire di rabbia che ha portato nella notte tra mercoledì e ieri un 44enne misanese a presentarsi sotto casa della ex compagna imbracciando un fucile da caccia carico – regolarmente detenuto dal padre del 44enne, a cui lo aveva sottratto – dopo essersi dato appuntamento proprio con il nuovo fidanzato della donna, con il quale sempre il 44enne aveva avuto poco prima un acceso diverbio telefonico.
E’ questo l’inizio di una notte di non ordinaria follia, durante la quale, secondo le ricostruzioni dei carabinieri della compagnia di Riccione – intervenuti in una via di Misano per sedare l’alterco –, le pene d’amore sono sfociate in un’esplosione di ira che alla fine è costata l’arresto al 44enne (accusato di maltrattamenti in famiglia, minaccia a mano armata e lesioni) e anche al nuovo fidanzato della donna, un 37enne della Valconca accusato di avere a propria volta minacciato e poi colpito il rivale in amore. Ma andiamo con ordine.
È l’una e mezza di notte circa a Misano quando il 44enne arriva sotto casa della ex, dopo aver avuto con il nuovo compagno di lei un acceso scambio telefonico durante il quale il 37enne, difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù, lo avrebbe anche minacciato di colpirlo con dell’acido alla prima occasione. Parole che non vanno giù al 44enne, difeso invece dall’avvocato Claudia Gamboni, il quale appunto sottratto nella notte il fucile da caccia del padre, caricato con due cartucce, porta con sé l’arma e raggiunge il rivale ‘su appuntamento’ e comincia una nuova discussione viso a viso con il 37enne e la ex compagna. L’astio, generatosi con la fine della relazione tra il 44enne e la donna a seguito di cinque anni di maltrattamenti – come denunciato dalla donna –, divampa e degenera.
L’escalation però viene sedata prima che si arrivi al peggio dall’arrivo dei carabinieri, i quali separano i contendenti. L’intervento però non basta e il 37enne in un eccesso d’ira sarebbe arrivato a colpire con uno schiaffo il 44enne, facendolo cadere a terra. Solo dopo un faticoso intervento i militari intervenuti riescono a sedare gli animi, ritrovare il fucile da caccia – riposto nel frattempo dal 44enne in un giardino non lontano dal luogo del diverbio – e poi compiere gli accertamenti del caso.
Accertamenti alla luce dei quali, il 37enne e il 44enne sono stati arrestati per le rispettive accuse, con il primo che ieri è stato processato con rito direttissimo in Tribunale, mentre per il 44enne è stato disposto il trasferimento alla casa circondariale di Rimini in attesa dell’udienza di convalida.