LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Rimini: minacce di morte contro Edda Negri Mussolini, nipote del Duce

Insulti e messaggi diffamatori su TikTok: dopo la denuncia di Edda Negri Mussolini, la Polizia postale ha aperto un’indagine

Edda Negri Mussolini

Edda Negri Mussolini

Rimini, 18 febbraio 2022 - Quando ha aperto quel video su TikTok, una delle App per smartphone più in voga tra gli adolescenti, ha sentito un brivido di paura. Oltre 30mila condivisioni. E almeno 3mila commenti. Molti dei quali imbevuti d’odio. Insulti. Offese d’ogni tipo. Persino minacce di morte. C’era chi addirittura proponeva di imbracciare un lanciafiamme.

Edda Negri Mussolini, la nipote di Benito (figlia dell’ultimogenita Anna Maria), si è spaventata e senza pensarci due volte ha deciso di sporgere querela. Querela che è stata depositata negli uffici della Polizia postale, dando avvio ad una indagine. Ad assisterla in questa battaglia c’è l’amica di sempre, l’avvocato Claudia Montanari di San Giovanni in Marignano.

Tutto comincia lo scorso luglio, quando la Mussolini viene contattata da un conoscente. "Guarda su TikTok – le dice – c’è un video che ti riguarda". L’ex prima cittadina di Gemmano crea immediatamente un profilo personale sulla piattaforma (molto gettonata soprattutto tra i giovanissimi, anche se la politica non figura certo tra i contenuti più diffusi) e si collega. Ciò che vede la lascia a bocca aperta. Qualcuno ha condiviso una sua vecchia intervista, risalente al 2018, in occasione dell’anniversario della marcia su Roma, e realizzata all’esterno della cripta di famiglia, che si trova a Predappio.

In quel video la Mussolini parla del forte valore affettivo che la tomba ha sempre avuto per lei e i suoi parenti, chiedendo rispetto per il luogo in cui riposano i suoi cari. Nell’intervista parla anche delle rievocazioni da parte dei nostalgici (riapertura al pubblico dopo le polemiche degli ultimi anni), auspicando che non vi fossero più eccessi. Il video caricato su TikTok risulta però modificato ad arte e associato ad immagini di movimenti estremisti non presenti nella clip originale.

Sotto, nello spazio riservato ai commenti, fioccano decine e decine di messaggi. C’è chi prova a intavolare una discussione con toni civili, ma la maggior parte dei commenti sono contro la Mussolini. Non mancano le minacce di morte e sono proprio quelle a spaventare maggiormente l’ex sindaco di Gemmano.

Che lascia passare un po’ di tempo, nella speranza che il video cada nel dimenticatoio. Spera che la cosa finisca lì ma così non è perché le visualizzazioni schizzano alle stelle, di pari passo con i commenti. Che si fanno sempre più scurrili e violenti. Impossibile per lei rimanere indifferente. A questo punto la nipote di Benito Mussolini si rivolge alle forze dell’ordine e dà mandato all’avvocato Montanari di formalizzare una querela.

Il fascicolo è in carico agli agenti della Polizia postale di Rimini. Nel caso in cui dovessero configurarsi eventuali reati (questo spetta agli inquirenti stabilirlo) resta comunque un problema di tipo giurisdizionale: la società che si occupa di TikTok ha sede all’estero e questo, come spesso accaduto in passato nei casi di diffamazione o minacce sui social network, potrebbe rendere più complicato l’iter legale. Già in passato la Mussolini si era ritrovata a dover fare i conti con i ‘provocatori’ del web (vedi articoli a fianco ) ed aveva fatto ricorso alle vie legali.