Rimini, 17 agosto 2020 - Lo slogan scelto per l'occasione - "Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime", tratto da una frase del filosofo ebreo Abraham Joshua Heschel citata nell'opera 'Il senso religioso' di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione - non deve trarre in inganno: l'edizione numero 41 del Meeting di Rimini, la prima in 'era Covid', che si svolgerà dal 18 al 23 agosto al Palacongressi della Fiera, affronterà temi molto concreti e trasformerà per una settimana la cittadina romagnola nella capitale italiana della politica e dell'economia. Si parte con il 'botto', visto che l'apertura dei lavori sarà affidata a Mario Draghi, il presidente emerito della Bce e prima ancora di Bankitalia, per il quale molti indicano o auspicano o paventano un futuro da leader di governo in Italia. Mentre la giornata di chiusura vedrà l'intervento del capo della Chiesa italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti presidente della Cei. Fra i due interventi, nei sei giorni che li separano, sono previsti i discorsi di capi di partito, leader politici, esponenti del governo, sindacalisti, imprenditori, governatori, sindaci, vescovi, per una sorta di 'Italia in miniatura' sulla riviera romagnola'.
Politica ed economia in primo piano, certo. Ma si parlerà anche, e ovviamente, di sanità e di emergenza coronavirus; e poi, come da tradizione, di cultura, di filosofia, di religione, di giustizia, di scuola, di turismo, di spettacolo, di sport, di scienza e tecnologia. Folto, come sempre, è l'elenco dei partecipanti, in presenza o in modalità di videoconferenza, con quattro ministri a rappresentare il Governo: i responsabili degli Esteri Luigi Di Maio, dell'Economia Roberto Gualtieri, dei Trasporti Paola De Micheli, della Salute Roberto Speranza. Fra i personaggi politici di primo piano, oltre ai citati ministri di M5s, Pd e Leu, figurano i leader della Lega Matteo Salvini, di Fdi Giorgia Meloni, Antonio Tajani di Fi, e poi Graziano Del Rio, Maria Elena Boschi, Fausto Bertinotti, Mariastella Gelmini, Maurizio Lupi, Luciano Violante, Giancarlo Giorgetti, Enrico Letta. Presenti i segretari generali dei due sindacati più importanti, Maurizio Landini della Cgil e Annamaria Furlan della Cisl. Mentre le istituzioni europee saranno rappresentate da David Sassoli presidente dell'Europarlamento e Paolo Gentiloni commissario Ue per l'Economia.
Folta anche la pattuglia in rappresentanza di Regioni e Comuni, con i governatori Stefano Bonaccini dell'Emilia-Romagna, Attilio Fontana della Lombardia, Luca Zaia del Veneto, Nello Musumeci della Sicilia, Giovanni Toti della Liguria, Michele Emiliano della Puglia, Jole Santelli della Calabria, Massimiliano Fedriga del Friuli-Venezia Giulia, Maurizio Fugatti del Trentino e con il sindaco Marco Bucci di Genova. Sul fronte economico, citati Mario Draghi e i leader sindacali Landini e Furlan, si va da Giancarlo Blangiardo dell'Istat ad Alessandro Profumo di Leonardo e Luigi Gubitosi di Telecom, da Letizia Moratti a Enrico Giovannini e Franco Bassanini.
Per le presenze in campo ecclesiastico, oltre al presidente della Conferenza Episcopale italiana Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia, sono attesi il cardinale Matteo Zuppi arcivescovo di Bologna e monsignor Francesco Lambiasi vescovo di Rimini, nonché Julian Carron fondatore di Comunione e Liberazione.
Non mancheranno i 'vip' del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport: nomi come il filosofo Umberto Galimberti, la sociologa Chiara Saraceno, il giurista Sabino Cassese; i registi Giuseppe Tornatore, Matteo Garrone, Pupi Avati, Paolo Virzì; gli attori Carlo Verdone, Luca Argentero, Sergio Rubini, Gioele Dix; il musicista Nicola Piovani, i cantanti Brunori Sas e Malika Ayane; gli ex calciatori Simone Perrotta e Damiano Tommasi; il sondaggista Nando Pagnoncelli e la regina del circo Liana Orfei. Per tutti i gusti e a ciascuno il suo.
Mattarella: "Cogliere il cambiamento è la premessa per il rilancio"
In vista dell'apertura del Meeting di Rimini, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un messaggio per la ripartenza dell'Italia, colpita nel profondo e ancora alle prese con la pandemia da coronavirus. "Questa quarantunesima edizione del Meeting si svolge mentre la terribile pandemia semina sofferenze e morte a ogni latitudine - dice Mattarella nel suo discorso inviato al presidente della Fondazione Meeting per l'amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz. -, facendo irruzione nella nostra storia e costringendoci a un rallentamento, purtroppo con pesanti conseguenze economiche e sociali. Siamo ora chiamati a ripartire con maggiore qualità, con più forte coscienza di comunità, con un nuovo sviluppo che rispetti la natura e superi le discriminazioni sociali". "Ai promotori, ai volontari, ai relatori, agli ospiti rivolgo l'augurio più sincero. Il tema di quest'anno, 'Privi di meraviglia restiamo sordi al sublime', è stato scelto prima che comparisse il virus e tuttavia costituisce uno stimolo, quantomai appropriato, per riflettere su quanto avvenuto e per avviare l'opera di ricostruzione - insiste il capo dello Stato -. Questa non può attendere e ha bisogno, al tempo stesso, di profonda idealità, di ampia visione, di grande concretezza". "Il Meeting, fin dalle sue origini, ha guardato l'orizzonte europeo - conclude Mattarella -, come tratto decisivo del nostro futuro. Cogliere il cambiamento, di cui l'Unione europea è stata capace nella risposta alla pandemia e nel progettare la ripartenza, è oggi la premessa di un rilancio dell'Italia".
Papa Francesco: "Dalla compassione una spinta positiva contro la pandemia"
"Nei mesi scorsi abbiamo sperimentato quella dimensione dello stupore che assume la forma della compassione in presenza della sofferenza, della fragilità, della precarietà dell'esistenza. Questo nobile sentimento umano ha spinto dottori e infermieri ad affrontare la grave sfida del Coronavirus con strenua dedizione e ammirevole impegno. Lo stesso sentimento ricco di affetto per i propri studenti ha permesso a molti insegnanti di accogliere la fatic della didattica a distanza, assicurando la conclusione dell'anno scolastico. E ugualmente ha consentito a tanti di ritrovare nei volti e nella presenza dei familiari la forza per affrontare disagi e fatiche". È quanto afferma il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin nel messaggio inviato, a nome del Papa, al vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, in occasione dell'apertura della kermesse.
"Anche nel deserto della pandemia sono riemerse domande spesso sopite: qual è il senso della vita, del dolore, della morte?", sottolinea il card. Parolin. "Diverse persone si sono spinte alla ricerca di risposte o anche solo di domande sul senso della vita, cui tutti aspirano, anche senza esserne consapevoli - afferma ancora -. Così è accaduto qualcosa di apparentemente paradossale: invece di spegnerne la sete più profonda, il confinamento ha ridestato in alcuni la capacità di meravigliarsi di fronte a persone e fatti dati prima per scontati".
Il messaggio ricorda anche che "nel pieno dell'emergenza sanitaria il Papa ha ricevuto una lettera firmata da diversi artisti, che lo ringraziavano di avere pregato per loro durante una Messa a Santa Marta. In quella occasione aveva detto: 'Gli artisti ci fanno capire cosa è la bellezza, e senza il bello il Vangelo non si può capirè". Per questo, osserva, "il tema che caratterizza il Meeting lancia una sfida decisiva ai cristiani, chiamati a testimoniare la profonda attrattiva che la fede esercita in forza della sua bellezza: 'l'attrattiva Gesù', secondo un'espressione cara al Servo di Dio Luigi Giussani".