REDAZIONE RIMINI

Medicina del futuro. Torna il robot chirurgico all’ospedale ’Infermi’ ma sarà a noleggio

La direzione ha già inviato il sollecito per riavere le attrezzature, il macchinario potrebbe essere di nuovo in funzione entro fine mese. Nessun acquisto definitivo però: i fondi raccolti bastano per due anni.

Medicina del futuro. Torna il robot chirurgico all’ospedale ’Infermi’ ma sarà a noleggio

La saga del robot ’Da Vinci’ all’ospedale Infermi continua. Il macchinario di ultima generazione per lo svolgimento di interventi chirurgici – concesso in sperimentazione nel settembre 2022 e poi prelevato dalla ’casa madre’ lo scorso novembre – si appresta a tornare a disposizione dei reparti di chirurgia generale e urologia dell’ospedale Infermi. Ma stando a quanto trapela, non sarà per sempre. O almeno, non ancora.

Se infatti il 7 novembre scorso il robot per la chirurgia mininvasiva era stato reso indietro al fornitore non essendo stata sostenuta la spesa di un milione e mezzo necessario per l’acquisto definitivo, la movimentazione di privati imprenditori successiva aveva portato nel tempo a raccogliere una cifra ragguardevole, di circa 600mila euro. Diversi i contributi alla causa, compresa la maxi donazione da 200mila euro di Giordano Emendatori, ex numero uno della Mec3. Contributi che, però, non sarebbero arrivati a coprire il completo budget per l’acquisto del macchinario all’avanguardia, come per esempio è invece accaduto a Cesena, dove gli sforzi economici di Orogel e Amadori hanno permesso di trattenere il robot chirurgico al ’Bufalini’. Ecco perché a Rimini il ritorno del robot ’Da Vinci’ sarà, almeno per adesso, a tempo determinato.

Sarebbe infatti di due anni (la concessione viene rinnovata di 365 giorni in 365 giorni) la copertura offerta dai fondi raccolti per la causa, dopodiché il destino del robot chirurgico potrebbe anche essere quello di tornare da dove è venuto. Di nuovo. Senza fare troppi salti avanti nel tempo, quel che è certo è che due settimane fa la direzione del nosocomio ha già presentato un sollecito all’azienda fornitrice del super robot chirurgico per riavere le attrezzature in sala operatoria. Ecco perché, sbrigamenti burocratici permettendo, il piano è quello di poter nuovamente contare sul ’Da Vinci’ già entro la fine di questo mese.

Il super robot chirurgico, che a Cesena ha già operato 26 volte e sono in programma 250 impieghi totali nel 2024, può contare su un sistema complesso, composto da tre componenti: una colonna visione che contiene l’unità centrale di elaborazione dell’immagine, una consolle dove siede il chirurgo che governa l’intervento e muove a distanza gli strumenti per mezzo di due manipolatori e di pedali e, infine, il carrello paziente che porta gli strumenti robotizzati al letto operatorio. Le quattro braccia mobili sono interscambiabili e dedicate al supporto della fibra ottica e di strumenti chirurgici da 5 mm a un massimo di 8 mm. Inoltre consente una visione 3D con ingrandimento fino a 10 volte. In parole povere, il robot permette al chirurgo di ’entrare’ virtualmente nel paziente. È solo questione di tempo. In tutti i sensi.

Francesco Zuppiroli