Rimini, 31 ottobre 2024 – Pugni, calci e schiaffi. Un ragazzo steso a terra colpito con una bandierina da segnalazione. Nove calciatori e un dirigente squalificati. Duecento euro di multa ad entrambe le società, il Real Morciano e l'Academy Riccione. Alcune persone finite in pronto soccorso.
Sembra un bollettino di guerra, invece è il bilancio di una partita del campionato di terza categoria che si è disputata sabato scorso allo stadio 'Carlo Brigo' di Morciano. Partita che si è trasformata in una maxi rissa senza esclusione di colpi tra gli atleti delle due squadre coinvolgendo anche gli staff e i dirigenti delle società.
Risultato: mano pesante del giudice sportivo Maria Luisa Trippitelli che ha squalificato fino al 1° febbraio 2025 un dirigente dell'Academy Riccione e fino alla fine del campionato tre calciatori della stessa società. Altre sei squalifiche (una fino al 2 dicembre, cinque fino al 18 novembre) sono state distribuite equamente tra i tesserati dell'Academy e quelli del Real Morciano. Tutte e due le società sono state punite con 200 euro di multa per "avere - si legge nella comunicazione della delegazione di Rimini della Federazone dilettanti - giocatori e dirigenti partecipato a mischia rissosa con i tesserati della società avversaria, ingenerando situazione inaccettabile nell'ambito dell'attività sportiva".
La ricostruzione del giudice sportivo si basa sul referto arbitrale presentato a fine match. Secondo quanto riportato dall'arbitro, a fare le spese sarebbe stato uno dei tesserati del Real Morciano. Dopo una mischia tra calciatori attorno alla bandierina del calcio d'angolo, il giovane atleta ha cercato di fuggire di corsa, cadendo però a terra e venendo raggiunto da tre tesserati dell'Academy. Questi lo avrebbero colpito, mentre cercava di rialzarsi, con un pugno al volto e un calcio alla schiena. I dirigenti di entrambe le società sono quindi intervenuti per mettere fine all'aggressione.
Un appartenente dello staff dell'Academy - secondo quanto riportato nel provvedimento - avrebbe colpito a sua volta il calciatore del Real Morciano utilizzando la bandierina da segnalazione.
"Presenteremo sicuramente ricorso contro la decisione perché riteniamo che i fatti non siano stati riportati in maniera corretta - spiega la presidente dell'Academy, Tamara Tinti -. Tutto, a nostro avviso, è infatti partito da una provocazione della squadra ospitante. Uno dei loro calciatori, che in quel momento non era schierato, ha compiuto un'invasione di campo e ha colpito uno dei nostri con un pugno in faccia e poi un altro con uno schiaffo. Il ragazzo colpito dal pugno ha riportato un brutto ematoma ed è stato accompagnato in pronto soccorso. Certo, i nostri atleti hanno sbagliato a reagire alla provocazione. Il loro comportamento non è assolutamente giustificato e, anzi, va condannato. Tuttavia crediamo che vada fatta chiarezza su come si è effettivamente svolta la vicenda".
"Un sabato pomeriggio da dimenticare per la nostra società, una pagina veramente brutta della nostra storia - ha scritto il Real Morciano su Facebook -. Noi siamo qua per chiedere scusa. Ai tifosi più cresciuti e soprattutto a quelli più piccoli, ai quali abbiamo lasciato un esempio pessimo. All’intero paese che ci sostiene e crede nel progetto".