REDAZIONE RIMINI

Matteo Casali, e le notti da ‘sballo’ dell’avvocato arrestato in discoteca a Riccione e accusato di spaccio

Il legale, 45 anni, si trova ora ai domiciliari. Sequestrati anche 22mila euro in contanti. Quando è stato fermato dai poliziotti l’uomo aveva un marsupio con dentro alcune dosi di ecstasy e ketamina

L'avvocato Matteo Casali, 45 anni, è stato arrestato per spaccio in una discoteca a Riccione: aveva con sè un marsupio pieno di droga

L'avvocato Matteo Casali, 45 anni, è stato arrestato per spaccio in una discoteca a Riccione: aveva con sè un marsupio pieno di droga

Rimini, 13 agosto 2024 – Ad arrestarlo in flagranza sono stati gli agenti in borghese della squadra mobile di Rimini durante un controllo in una discoteca di Riccione, nella notte tra sabato e domenica. L’uomo aveva con sé un marsupio con dentro alcune dosi di ecstasy e ketamina e, secondo i poliziotti, si sarebbe avvicinato ad alcuni clienti del locale, forse con l’intento di effettuare delle cessioni. Gli inquirenti, coordinati dalla Procura di Rimini, dopo aver perquisito la sua abitazione e trovato altra droga, hanno formulato contro di lui un’accusa di detenzione ai fini di spaccio.

Matteo Casali, 45 anni, è però completamente incensurato, ha una laurea in giurisprudenza conseguita nel 2007 all’Università di Bologna, lavora in ambito legale e risulta iscritto come "avvocato stabilito" (ovvero un professionista che ha conseguito l’abilitazione all’estero in un Paese facente parte dell’Unione europea e può regolarmente esercitare in Italia) in un registro apposito dell’Ordine degli Avvocati di Rimini.

Al momento si trova ai domiciliari, in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si svolgerà questa mattina. E’ difeso dagli avvocati Marco Ditroia e Valentina Broccoli. Davanti al giudice, avrà modo di fornire la propria versione dei fatti e rispondere punto su punto alle accuse che gli vengono mosse. Incluse quelle riguardanti i quantitativi di stupefacenti ritrovati dagli agenti della squadra mobile, guidata dal commissario capo Marco Masia, durante il sopralluogo nel suo appartamento: 3 kg di marijuana, un chilo di hashish, 100 grammi di cocaina, 74 pastiglie di ecstasy, 11 grammi di polvere di ecstasy, 5 grammi di ketamina, 59 fiale e 114 compresse di anabolizzanti e sostanze dopanti varie. E poi ancora: bilancini di precisione, una macchina per la termosaldatura sottovuoto, circa 22mila euro in contanti e decine di ‘narco-test’ che servono per l’identificazione delle sostanze.

Molto probabilmente i suoi legali chiederanno verifiche di laboratorio approfondite sul materiale rinvenuto nell’abitazione al fine di poter correttamente stabilire il grado di principio attivo. Da questa verifiche potrebbe infatti dipendere un eventuale alleggerimento delle accuse a carico di Casali o il riconoscimento dell’attenuante legata alla lieve entità del fatto. Di certo il 45enne non ha mai avuto precedenti né guai di alcun tipo con la giustizia e, anche in merito all’accusa di spaccio, resta da capire quale sarà la valutazione del giudice per le indagini preliminari una volta svolto l’interrogatorio. L’uomo è inoltre accusato di violazione della disciplina della tutela sanitaria dell’attività sportiva e della lotta contro il doping. Sequestrate in via cautelative anche una una pistola beretta calibro 9x21 ed un fucile a pompa calibro 12 magnum, regolarmente detenuti dal professionista che è titolare di licenza di porto d’armi per uso sportivo.