Rimini, 20 agosto 2021 - A causa del Covid "ci siamo scoperti più fragili di quanto credevamo", ma "vaccinarsi è un dovere: la responsabilità comincia da noi. Vaccinarsi - tra i tanti esempi - è un dovere non in obbedienza a un principio astratto, ma perché nasce dalla realtà concreta": è un appello alla responsabilità e una citazione di papa Francesco quello con cui Sergio Mattarella ha aperto, in collegamento, il Meeting di Rimini, accolto da convinti e affettuosi applauso della platea.
Perché - come sottolinea il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - "abbiamo compreso con maggiore chiarezza di aver bisogno del sostegno degli altri". "Abbiamo fatto esperienza del dolore, della paura, della solitudine. Ma nella comunità abbiamo trovato risorse preziose, decisive per far sì che le nostre speranze, le nostre aspirazioni non venissero sradicate e potessero ancora trovare conferma e sviluppo".
"Si vince insieme, si perde insieme - insiste Mattarella -. La crisi del virus lo conferma. Dovremo ancora combattere la pandemia. Ma nostra responsabilità è immaginare il domani. Sentiamo che cresce la voglia di ripartire: il motore è la fiducia che sapremo migliorarci, che riusciremo a condurre in avanti il nostro Paese".
Con la lettura del messaggio di Papa Francesco, Bernard Scholz ha aperto l'edizione 2021 del Meeting dell'Amicizia tra i popoli. "Caro Presidente, le porto il saluto di duemila volontari che hanno preparato questa edizione e che lavoreranno in questi giorni", lo ha saluto Scholz.
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"La storia ci insegna costantemente quante minacce vi siano alla libertà e quanti sacrifici sono richiesti per conquistarla - prosegue Mattarella -. Ci indica anche che si tratta di un bene indivisibile tra le donne e gli uomini di ogni Continente. Ci rendiamo conto di quanto la mancanza di libertà o la perdita di essa in altri luoghi del mondo colpisca la nostra coscienza e incida sulla comune convivenza nella sempre più integrata comunità mondiale".
"Avere il coraggio di dire io - sottolinea il Presidente citando il titolo dell'edizione 2021 del Meeting - richiama la necessità di rivolgersi ad altri, a uno o a tanti tu. Si tratta, anche per i credenti, della chiave del rapporto con Dio. L'io ha bisogno di avvertire la propria responsabilità e di riconoscere gli altri per comporre il noi della comunità. L'io consapevole della propria responsabilità esclude l'egoismo che conduce al conflitto con altri; che illude della propria forza e rischia in realtà di precipitare nell'impotenza, nel rifiuto in definitiva anche di se stessi. Il futuro può essere costruito soltanto insieme. È l'io che riconosce il valore della diversità, del trovarsi e ritrovarsi insieme; l'io che desidera la compagnia - per usare un termine a voi caro - per diventare costruttore, di esperienze, di senso, di vita".