Riccione, 8 ottobre 2022 - Quando guardava i suoi ragazzi gli si illuminavano gli occhi. Massimo Pironi, che ha perso la vita sull'A4 insieme ad altre 5 persone, aveva staccato con la politica dopo la fine delle legislatura da sindaco, e grazie al Centro 21, realtà che segue ragazzi con disabilità intellettiva, aveva trovato quella che lui stesso definiva la sua seconda vita. Solo pochi giorni fa, postando una delle tante immagini dei ragazzi di Centro 21 aveva scritto: "Una immagine che sintetizza la mia seconda vita. Con una parte dei ragazzi, e con le persone, a cui ho deciso di dedicare la mia esperienza. Condividere non è mai facile ma porta dei risultati straordinari in primo luogo a noi stessi".
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Centro 21, con la Cooperativa Coop 21, era diventato davvero la sua rinascita. Da giovane era partito dall’associazionismo sociale e sportivo ed infine dopo decenni di politica e ruoli importanti, vi era tornato con tutto se stesso, ritrovando quella pace e quell’energia che lo ha portato a realizzare tante iniziative. Vedere i ragazzi di Centro 21 accogliere i clienti al Bevabbè, nel cuore della movida in estate dopo un inverno chiusi in casa per la pandemia, era uno dei tasselli dell’impegno per far crescere Centro 21 e grazie ai ragazzi, rendere più bella la città.
La seconda vita di Pironi era iniziata dopo il 2014, quando in primavera perse le primarie per la ricandidatura a sindaco. Era stato primo cittadino nei cinque anni precedenti e prima ancora uno degli amministratori di punta del partito di centrosinistra nelle sue varie denominazioni nel corso del tempo. A Riccione era stato assessore sul finire del secolo scorso, poi il suo percorso politico lo aveva portato a diventare assessore provinciale alla scuola e sempre nella stessa legislatura aveva gestito la delega al turismo. Era stato un trampolino di lancio per l’assemblea regionale dove venne eletto nella primavera del 2005 come consigliere.
A spingerlo a Bologna furono 14mila preferenze. Un paio di anni più tardi eccolo in prima fila per guidare la Polisportiva comunale. Anche in quel caso, era il 2007, un consenso bulgaro nell’assemblea per eleggere il presidente. Su 356 voti un solo contrario. Un paio di anni più tardi si candidò a sindaco per il centrosinistra e venne eletto. Dai modi gentili, affabile, conciliante e sempre sorridente, aveva riscoperto pienamente negli ultimi anni la sue dedizione nel mondo del sociale, mai sopita. In settimana aveva incontrato in municipio gli amministratori per comunicargli, con il solito sorriso, il viaggio in Friuli per un nuovo progetto con i ragazzi di Centro 21.
Impossibile raccogliere tutti i messaggi comparsi sui social. Amministratori e politici, di destra e di sinistra, increduli per una tragedia persino troppo grande da comprendere. "Le parole arriveranno, adesso ci sono solo le lacrime" scriveva Stefano Vitali. Massimo Pironi se n’è andato e per Emma Petitti presidente dell’assemblea regionale, "fino all’ultimo è stato un esempio del più nobile altruismo". Tra i tanti messaggi c’è anche questo di Dino Ricci: "Da lassù in cielo con i tuoi ragazzi Angeli del Centro 21 ci seguirai sempre. Ora riposate in pace".