Marinai di salvataggio in rivolta. Braccio di ferro con i Comuni

Da quest’estate addio alla pausa pranzo: il servizio andrà sempre garantito senza interruzioni. I baywatch riminesi contro la riorganizzazione, ma a Palazzo Garampi non intendono fare sconti.

Il braccio di ferro sulla riorganizzazione del servizio di salvataggio continua. Da quest’estate, come stabilito dalla Regione nella nuova ordinanza su indicazione della capitaneria di porto, il servizio andrà garantito anche durante l’ora pranzo. Mentre, fino allo scorso anno, i baywatch facevano un’ora di pausa tra le 13 e le 14, lasciando sguarnite le torrette e issando bandiera rossa, quest’estate il servizio non dovrà mai essere interrotto: andrà garantito dalle 9,30 fino alle 18,30 "senza sospensioni". Come? Prevedendo, tra le 12,30 e le 14,30, torrette alternate: mentre un marinaio di salvataggio farà un’ora di pausa quello a fianco dovrà sorvegliare (anche) la sua zona, nell’ora successiva si daranno il cambio. Gli oltre 300 baywatch in servizio nel Riminese non ci stanno, perché "un solo addetto ogni 300 metri (anziché 150) è insufficiente. Così si mette a rischio la sicurezza dei bagnanti". Per questo l’associazione dei marinai di salvataggio, dopo il pressing sulla Regione, ha avviato una serie di incontri con sindaci e assessori dei 5 comuni costieri.

Dopo il confronto con le amministrazioni di Misano e Riccione "a giorni – annunciano – incontreremo l’assessore al demanio di Rimini, Roberta Frisoni". L’incontro si terrà subito dopo Pasqua. Da Palazzo Garampi fanno capire che Rimini seguirà l’ordinanza regionale. Insomma: stop alla pausa pranzo, tra le 12,30 e le 14,30 i marinai di salvataggio dovranno garantire il servizio alternandosi sulle torrette. Una soluzione che non va giù ai marinai di salvataggio riminesi, che chiedono di aumentare il personale per far fronte alla riorganizzazione imposta dalla Regione e dalla capitaneria di porto. Proprio ieri l’associazione dei baywatch ha discusso della questione con il comandante della guardia costiera, ponendo dubbi e timori.

Nel frattempo il Comune di Rimini ha pubblicato il bando per affidare il servizio di salvamento delle spiagge libere per l’estate 2024 e quella del 2025, con possibilità di proroga per il 2026 e il 2027. Servizio che andrà garantito tutti i giorni dall’ultimo fine settimana di maggio al secondo di settembre e anche durante il terzo weekend di settembre, così come previsto dall’ordinanza balneare della Regione. Il bando riguarda la spiaggia libera di piazzale Boscovich (due postazioni), quella vicina a Miramare compresa tra il bagno 150 e Riminterme e infine l’area al confine con Riccione in zona Marano. Tra i requisiti richiesti dal Comune: aver svolto attività di salvamento in mare almeno per tre anni, dal 2021 al 2023. Il valore stimato dell’appalto, per due anni, ammonta a 228mila euro. Le domande andranno presentate entro l’11 aprile.