Un post su Facebook lo dà in via di trasferimento definitivo in patria. Noi lo intercettiamo al telefono mentre, in bus, è diretto all’aeroporto di Bologna. Si stupisce un po’ della nostra attenzione. "Abbiamo saputo che lei sta tornando in Senegal dopo tanti anni a Rimini. – spieghiamo – E, visto che in tanti qui la conoscono, vorremmo raccontare la sua storia". Lui è il 59enne Mbacke Dieng, per tutti Mamadu. Segni particolari: 193 cm di altezza e 105 kg di peso. Salito alla ribalta, nel senso vero del termine, il 21 dicembre 2018, quando l’artista Eron lo delegò a ritirare in vece sua il Sigismondo d’Oro e lui, sul palco del Teatro Galli, riuscì a far sembrare piccolo di statura il sindaco Andrea Gnassi. "Parto alle 13 per Dakar passando dal Marocco. – ci spiega – In Senegal mi aspetta una grande famiglia: moglie, figli e nipoti. Ma poi torno. In aprile ho diversi appuntamenti in ospedale, perché ho un sacco di problemi di salute". Stenta ancora a parlare la nostra lingua, nonostante sia arrivato a Marebello nel 1987. Era proprio un ragazzino, 23 anni. Allora faceva il sarto. Poi una breve esperienza in fabbrica. L’occupazione più continuativa fu poi presso una grande azienda alimentare, dove, all’interno delle celle frigorifere, ha probabilmente compromesso la salute. Una decina di anni fa, infatti, Mamadu ha subito un importante intervento per ernia del disco, dopo un brutto periodo di immobilizzazione a letto. Un locale del centro storico di Rimini organizzò anche una colletta per aiutarlo. "Il dottore dice che sono stato molto fortunato, perché l’operazione è riuscita. Però dopo non ho potuto più sollevare pesi e fare certi lavori. Niente invalidità dall’Inps e sono ancora giovane per la pensione. Quindi mi adatto facendo l’ambulante". Ed è in questa veste che i riminesi lo conoscono: un gigante gentile e di poche parole, a cui molti vogliono bene.
Cristina Muccioli