NIVES CONCOLINO
Cronaca

L’ultimo film di Fabio De Luigi : "Porto la mia famiglia in Puglia"

L’attore sarà questa sera a Riccione e Rimini per presentare ‘10 giorni con i suoi’, appena uscito nelle sale

L’attore sarà questa sera a Riccione e Rimini per presentare ‘10 giorni con i suoi’, appena uscito nelle sale

L’attore sarà questa sera a Riccione e Rimini per presentare ‘10 giorni con i suoi’, appena uscito nelle sale

Fabio De Luigi torna sul grande schermo con le avventure della famiglia Rovelli, raccontate nel film "10 giorni con i suoi". Questa volta si parte per la Puglia dove Camilla, figlia maggiore di Carlo, si trasferirà per frequentare l’università col fidanzato Antonio. L’attore e regista santarcangiolese presenterà questa sera il suo nuovo film alle 20.30 al Cinepalace di Riccione e alle 21,30 al Multiplex Le Befane di Rimini. Al suo fianco Valentina Lodovini e il regista Alessandro Genovesi, che ha curato la sceneggiatura con Giovanni Bognetti.

Perché tornano i Rovelli?

"Il film è nato perché i primi due hanno avuto un grande successo. Il primo del 2018 è stato il più visto della stagione. Il secondo non uscì nelle sale per colpa del Covid. La cosa interessante è stata ritrovare gli stessi attori, soprattutto i più piccoli e i ragazzi negli anni cresciuti insieme al pubblico".

Lodovini vestirà i panni di Giulia?

"Siamo al terzo film, è un po’ come quando si fanno le cene di classe con persone che non vedi da dieci anni, però, avendo stabilito dei codici, dopo dieci minuti si ritrovano tutti i meccanismi. Abbiamo ormai un’empatia reciproca, ci integriamo bene, come con i ragazzi. Il primo giorno di riprese è stato molto bello perché nel girare la scena iniziale in auto, ci siamo guardati negli occhi molto felici per aver rimesso insieme la banda".

Quanto c’è dei Rovelli nella sua famiglia?

"Nulla. Però di certo chi vedrà il film, soprattutto se ha figli, troverà diversi spunti, perché le dinamiche sono abbastanza simili e le cose, anche se cambiano per ognuno di noi, sono sempre le stesse in tutte le famiglie".

Nel film coi suoi figli è apprensivo, è così anche nella realtà?

"No, per fortuna nella vita non sono apprensivo, anzi, mi reputo equilibrato rispetto al Carlo che nella commedia ha un carattere spinto all’eccesso. Anche se poi vederlo con questo atteggiamento è divertente, soprattutto quando va in contrasto con la visione decisamente più aperta e accondiscendente di Giulia".

Cos’ha comportato fare le riprese in Salento?

"Girare lì significa non fare le analisi del sangue per un paio di mesi, c’è una forma di grande affetto e ospitalità e vieni talmente coccolato che tutto questo si traduce in chili e colesterolo. Per il resto abbiamo fatto una bella lavorazione e abbiamo avuto la fortuna di girare tra settembre e ottobre, trovando una bella stagione".

Ha incontrato i lupi?

"Quella dei lupi pensavo fosse una forzatura, invece no. In Puglia i lupi ci sono davvero, per noi è cosa assurda, improbabile, proprio nei giorni delle riprese la cronaca riportava gli episodi dei lupi che entravano nelle masserie e mangiavano il bestiame".

Cos’ha in previsione?

"Oltre a promuovere il film, quest’anno dovrei girare il mio prossimo lavoro da regista".

Che rapporto ha con Santarcangelo?

"Un rapporto perfetto, perché sono lì, ma anche in giro, per cui riesco ad apprezzare sia una realtà più piccola a misura d’uomo come Santarcangelo, sia le grandi città come Roma e Milano".

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