L’ultima spiaggia in Regione: "La bozza sulle gare al presidente"

L’assessore Corsini consegnerà il lavoro fatto con i bagnini al vincitore delle prossime elezioni

L’ultima spiaggia in Regione: "La bozza sulle gare al presidente"

L’assessore Corsini consegnerà il lavoro fatto con i bagnini al vincitore delle prossime elezioni

Tutela delle piccole imprese di spiaggia, valorizzazione del modello romagnolo e delle sue caratteristiche culturali. Ed anche il riconoscimento del valore delle imprese che insistono sull’arenile. Questi sono alcuni dei punti che le cooperative dei bagnini, i Comuni e la Regione nella persona dell’assessore al Turismo, Andrea Corsini (foto), hanno affrontato nei mesi scorsi, prima che il governo partorisse il decreto sulle concessioni che tanti mal di pancia ha creato ai bagnini. Il lavoro della Regione, per Corsini, non è superato, tanto che "consegneremo al nuovo presidente della Regione e alla nuova giunta la bozza di linee guida scritte con i sindaci dei Comuni costieri, i rappresentanti delle associazioni di categoria e i sindacati. Ora è necessario concentrarsi sul ddl approvato dal Governo per migliorarlo prima della conversione in legge". Per l’assessore il decreto governativo va migliorato e l’azione della Regione potrebbe andare in questa direzione, se concertata con i Comuni, ovvero gli enti pubblici che materialmente andranno a predisporre i bandi basandosi sulle norme vigenti. "Abbiamo fatto quello che era necessario per colmare il vuoto del governo sulla direttiva Bolkestein - riprende l’assessore -. La bozza di linee guida che abbiamo scritto con i sindaci dei comuni costieri, i rappresentanti delle associazioni di categoria e i sindacati è un buon punto di partenza". Ora che le gare per le concessioni sono state spostate nel tempo, con il termine massimo del 30 settembre del 2027, la nuova giunta regionale avrà tempo per intervenire nella partita delle concessioni balneari. "Alla luce del ddl approvato dal governo riteniamo che gli sforzi vadano concentrati per migliorare, in sede di conversione in legge, un testo deludente e lacunoso che, se non modificato in maniera significativa, rischia di penalizzare pesantemente gli attuali concessionari".