REDAZIONE RIMINI

Lucia Bronzetti sale in cattedra a scuola: "Sei ambasciatrice di Verucchio nel mondo"

La tennista, vincitrice della Billie Jean King Cup con l’Italia, accolta da applausi e richieste di autografi all’istituto comprensivo

Lucia Bronzetti sale in cattedra a scuola: "Sei ambasciatrice di Verucchio nel mondo"

La tennista, vincitrice della Billie Jean King Cup con l’Italia, accolta da applausi e richieste di autografi all’istituto comprensivo

La campionessa del mondo torna in paese e il paese la abbraccia. "Porti Verucchio in tutti i continenti, sei una numero uno sul campo e per i valori che proponi, siamo orgogliosi di te, grazie" è il commosso saluto che le tributa il sindaco Lara Gobbi. Fresca vincitrice della Billie Jean King Cup, la Coppa Davis al femminile, Lucia Bronzetti alle vacanze all’estero come tante colleghe ha preferito il rientro a Villa Verucchio: "È casa, qui mi sento protetta, coccolata. Dedico del tempo ai miei genitori, a mio fratello, ai nonni, la mia famiglia che tanto ha fatto e fa per me" la candida ammissione della 26enne verucchiese. Per festeggiarla l’amministrazione comunale ha indetto un incontro all’Auditorium scolastico gremito all’inverosimile dai ragazzi della scuola media dell’istituto comprensivo Ponte sul Marecchia (con la direttrice scolastica Venusia Vita in prima fila), la giunta, tanti consiglieri comunali, amici, parenti e compaesani venuti ad applaudire Lucia. Dal pubblico si sono levate tante domande al suo indirizzo; lei, con schiettezza e semplicità, ha risposto a tutti gli interrogativi dei ragazzi. "Quando ho scoperto il tennis, dopo aver praticato basket e pallavolo, è stato amore a prima vista – ha detto – Era il mio sport, ho inseguito un sogno. Tutti abbiamo una passione, e la passione va coltivata con gioia, sorriso e tanta determinazione". Quell’esordio in maglia azzurra però l’ha presa in contropiede. "Quando la capitana Garbin in semifinale mi ha detto ‘giochi tu’ ero emozionatissima, sapevo di avere una grande responsabilità, ma mi son detta: ‘Se mi ha scelto, significa che me lo sono meritata, dopo tanti sacrifici’. E sono scesa in campo per dare tutta me stessa".

Il risultato è stato straordinario: prima ha salvato l’Italia dal ko con la Polonia in semifinale, poi in finale ha spazzato via la slovacca Hruncakova permettendo all’Italia (insieme a Paolini) di alzare il trofeo. Agli studenti ha detto: "Ho voluto terminare la scuola superiore prima di abbracciare in toto il tennis: è importante il percorso di studi, seguitelo con serietà, vi sarà utile nella vita". Lucia si è appena iscritta a Scienze Motorie, e tra poco partirà per un mese di tennis in Australia. Il sindaco Lara Gobbi e l’assessore allo Sport Cristian Maffei le hanno consegnato una targa: ‘A Lucia Bronzetti, orgoglio cittadino per meriti sportivi’. Applausi, fotografie e una lunga fila di ragazzi a chiedere l’autografo.