Lucciole spente. Continua l’attività di repressione e contrasto alla prostituzione da parte del personale della polizia locale, che da inizio 2023, in otto mesi ha messo in campo un totale di 260 servizi mirati contro il fenomeno. Attività concentratesi nelle aree storicamente più sensibili del territorio: strade dove questo fenomeno pregiudica oggettivamente e sensibilmente la vita dei residenti provocando un forte senso anche di insicurezza.
I servizi della municipale, che a inizio anno avevano fatto segnare alcuni segnali di regressione del fenomeno, si sono poi concentrati maggiormente nei mesi estivi, in cui si sono registrate anche il maggior numero di violazioni, arrivate complessivamente a 29 e contestate soprattutto nei mesi di luglio e agosto.
Sono due gli strumenti che, come noto, sono utilizzati per la contestazione di questo tipo di violazioni: il regolamento di polizia urbana e l’ordinanza contingibile e urgente, per prevenire e contrastare i pericoli causati da comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione in strada. Nello specifico, l’ordinanza è valida sulle strade e nelle aree adiacenti alla lunga lista di viali e vie già previste e a cui nel 2023 si sono aggiunte Viale Regina Elena, Viale Regina anche le vie Santa Margherita Ligure, via Siena ,via Modena, via Bertinoro, segnalate al comando di polizia locale.
"Questi servizi, svolti in maniera puntuale dai nostri agenti della Polizia Locale – precisa l’assessore alla sicurezza urbana Juri Magrini – trovano ragione nel legame tra il concetto di sicurezza urbana e sicurezza pubblica. Sono tesi a eliminare anche quei comportamenti criminali collaterali, legati alla prostituzione, sia da parte di chi esercita, che dai clienti e a far rispettare le norme che tutelano la convivenza civile, la coesione sociale e l’ambiente urbano in ogni suo aspetto. Un’azione che intendiamo portare aventi anche nei prossimi mesi, autunnali e invernali, per eliminare un fenomeno che comporta da parte dei residenti che vivono in queste zone, una compressione della libertà di movimento e una sensazione di insicurezza".
Perciò grazie all’ordinanza - in vigore fino al 15 gennaio 2024 - potranno essere puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 500 euro (400 euro se pagati entro 60 giorni) coloro che porranno in essere comportamenti diretti a offrire prestazioni sessuali a pagamento. E’ inoltre vietata la richiesta di informazioni a soggetti che pongano in essere tali comportamenti o concordare con gli stessi l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento ed è prevista la sanzionati a norma del Codice stradale per quei conducenti che, in questi frangenti, saranno sorpresi alla guida di veicoli ad eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale. In questi casi la sanzione amministrativa di 42 euro prevista sarà elevata a 56 euro se accertata in orario notturno (dalle ore 22 alle 7 di mattina).