Loris Bianchi e il mistero Saponi: "Quel giorno ho visto Louis a casa"

Il fratello di Manuela Bianchi, convocato in questura, svela nuovi dettagli sull’incidente del 2023

Loris Bianchi e il mistero Saponi: "Quel giorno ho visto Louis a casa"

Il fratello di Manuela Bianchi, convocato in questura, svela nuovi dettagli sull’incidente del 2023

"Ho espresso sensazioni su tante cose, ma non le voglio dire, sono cose mie". Poche, enigmatiche parole. Così ieri verso le 13, Loris Bianchi si è rivolto ai giornalisti che gli domandavano chiarimenti sul contenuto del colloquio avuto in Questura con gli agenti della squadra mobile di Rimini. "Si è trattato di una chiacchierata informale sulla questione dell’incidente nel quale è rimasto coinvolto Giuliano Saponi, figlio di Pierina" ha spiegato il criminalista Davide Barzan che, insieme all’avvocatessa Nunzia Barzan, assiste sia Loris Bianchi che la sorella Manuela. Bianchi è entrato negli uffici di piazzale Bornaccini poco dopo le 10, rimanendoci per quasi tre ore. Bianchi tuttavia non è stato sottoposto ad un vero e proprio interrogatorio: né ha fornito quello che tecnicamente vengono definite "sommarie informazioni testimoniali". "Io mi sento tranquillo, mi aspettavo da tempo questo incontro" ha aggiunto Loris al termine del colloquio in Questura.

Stando a quanto emerso, Bianchi avrebbe dato agli inquirenti la disponibilità ad effettuare delle copie forensi di due cellulari in suo possesso. Negli smartphone sono infatti racchiusi i messaggi tra Loris e la sorella Manuela. Gli inquirenti vogliono dunque comprendere se in quegli scambi possono essere emersi eventuali dubbi sulla mattina del 7 maggio del 2023, giorno del misterioso incidente che aveva fatto finire in coma Giuliano Saponi, il figlio di Pierina e marito della Bianchi. Quella mattina, attorno alle 5.30, Giuliano era stato ritrovato agonizzante in un fosso, in via Coriano, a poche centinaia di metri da casa. Stando alla ricostruzione degli agenti della polizia stradale, il figlio di Pierina, che si stava recando al lavoro all’inceneritore di Raibano in bicicletta, sarebbe stato colpito al volto dallo specchietto laterale di un veicolo. Veicolo poi scomparso nel nulla. La Procura – pm Luca Bertuzzi – aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti, ma a distanza di oltre un anno resta l’interrogativo: che fine ha fatto il mezzo che ha travolto Saponi?

Proprio questo è stato uno degli argomenti affrontati ieri nel colloquio di Loris in Questura. "Il giorno dell’incidente di Giuliano ho visto Louis uscire in tuta dal garage di via del Ciclamino": questo in sostanza avrebbe riferito Bianchi agli inquirenti. Testimonianza che confuterebbe quanto affermato dalla moglie del senegalese, Valeria Bartolucci, in un’intervista in tv nel corso del quale aveva dichiarato: "non eravamo a Rimini, ma nell’entroterra marchigiano perché era morto un mio parente. Siamo tornati dopo, nel corso della mattina, ma a quel punto l’incidente era già avvenuto". Gli accertamenti sulle celle telefoniche, inoltre, avevano collocato la stessa Bartolucci proprio a Rimini.

La posizione di Loris Bianchi è stata vagliata attentamente anche dal tribunale del Riesame di Bologna, chiamato ad esprimersi sul ricorso degli avvocati di Louis, che avevano evidenziato la partecipazione di Bianchi alle vicende della sorella nel ruolo di "protettore". La sera dell’omicidio, Loris si trovava a cena dalla sorella e – secondo il pool difensivo – avrebbe potuto recarsi nel seminterrato per commettere il delitto. Sebbene sia stato fotografato nell’appartamento alle 22.49, la difesa aveva suggerito che possa essersi allontanato prima. La nipote ha confermato che Loris non si era allontanato, ma ha anche mostrato incertezze sugli orari. Tuttavia, secondo il Riesame, "la probabilità che Dassilva sia l’autore materiale dell’omicidio non risulta scalfito".

Lorenzo Muccioli

Francesco Zuppiroli