Lucio, mi ritorni in mente. Ma Rimini in realtà non ha mai scordato Lucio Battisti. Che era legatissimo alla città e a Rimini trascorreva le vacanze. L’ha fatto fino agli ultimi anni di vita. E ora Rimini, a 80 anni dalla nascita di Battisti e a 25 dalla morte, celebra il legame con l’artista intitolandogli una rotonda sul mare. Mercoledì, con una cerimonia che sarà una festa aperta a tutti, sarà svelata la targa apposta al centro della rotatoria davanti a piazzale Fellini, affacciata sulla spiaggia. Il nome di Battisti accanto a quello di Fellini, su un lungomare che vuole celebrare i personaggi che hanno fatto la storia, non solo della Riviera ma dell’Italia intera. Perché, dopo le intitolazioni di vie, rotonde e parchi a Fabrizio De André, al produttore televisivo e patron del Bandiera Gialla Bibi Ballandi, e ancora a Hugo Pratt, Enzo Tortora e altri, presto ne arriveranno altre dedicate a Lucio Dalla (che a Rimini era di casa, come Battisti), al compositore Carlo Alberto Rossi, a Secondo Casadei e a Romagna mia.
Ma prima c’è da celebrare Battisti. Quella di mercoledì 15 non sarà la ’solita’ cerimonia di intitolazione. Sarà una grande festa, e sarà aperta a tutti. Già pronta la targa dell’intitolazione, sulla quale è stata incisa la scritta: Lucio Battisti, compositore. 1943-1998. Sarà presente anche Grazia Letizia Veronese, che qui a Rimini ha ancora a casa e torna molto spesso. La moglie del cantante ha già preparato un toccante discorso, in cui ripercorrerà il legame tra Lucio e Rimini. Per ora preferisce non anticipare nulla, ma lascia intendere che l’emozione è forte. "Sono felice che Rimini abbia deciso di celebrare Lucio". Sarà il sindaco Jamil Sadegholvaad mercoledì a fare gli onori di casa. "Rimini e i riminesi – dice Sadegholvaad – sono stati orgogliosi di aver potuto accogliere Lucio Battisti. E con questa intitolazione la comunità riminese vuole omaggiare non solo l’artista, ma anche il suo legame con la città dove scelse di vivere per lunghi periodi".
A Rimini Battisti era di casa. Non era difficile incontrarlo in spiaggia, al bagno 5, dove passava ore e ore a giocare a briscola con gli amici e gli altri clienti dello stabilimento. Era riservato, ma disponibile e gentile con tutti. Non si negava a chi lo riconosceva e finiva per chiedergli un autografo. Memorabile il suo concerto all’Altromondo, uno dei pochissimi tenuti dal cantante. Era il 7 agosto del 1970: Battisti si esibì nel locale su invito del patron della discoteca, Gilberto Amati, che era suo amico. E quella sera, all’Altromondo, furono davvero emozioni...