Lo smog avanza, non i controlli. Appena 11 multe da ottobre a oggi

Nelle ultime settimane già 17 gli sforamenti delle polveri sottili in città, pochi i veicoli sanzionati

Lo smog avanza, non i controlli. Appena 11 multe da ottobre a oggi

Lo smog avanza, non i controlli. Appena 11 multe da ottobre a oggi

Aria pesante nel Riminese. Lo smog non dà tregua se si escludono gli ultimi due giorni, in cui il valore delle Pm10 (polveri sottili) è sceso sotto la soglia limite di legge, permettendo così da oggi lo stop alle misure emergenziali. Per misure emergenziali vanno intese quelle che limitano l’uso dei veicoli più inquinanti e impongono l’abbassamento di un grado della temperatura nelle abitazioni e luoghi di lavoro.

In poco più di tre settimane i valori delle Pm10 sono stati superati ben 17 volte nella centralina di Arpae in via Flaminia, e 16 in quella al parco Marecchia. Con le misure emergenziali scattano i controlli della polizia municipale, e le multe per i veicoli che non possono circolare quando lo smog è oltre i limiti. Ma da ottobre a gennaio le sanzioni sono state solo 11: tanti sono stati i veicoli pizzicati a circolare anche se non autorizzati. I controlli complessivi eseguiti dalla municipale sono stati 783 in questi mesi. Come da protocollo i vigili escono in strada con cadenza bisettimanale piazzandosi in corrispondenza delle principali arterie stradali di connessione al centro storico e al mare, quelle più utilizzate e trafficate.

Niente posti di blocco a mare della statale 16, dove sono in vigore le limitazioni la traffico in caso di emergenza smog. Né tanto meno i vigili che bussano a casa o in ufficio per verificare se la temperatura interna è stata abbassata e la caldaia inquina meno. Quella della temperatura inferiore di un grado è una prescrizione impossibile da controllare. Ma anche i controlli sulla circolazione non sono stati invasivi, oggi così come in passato. Nel frattempo a Rimini i limiti giornalieri sono stati sforati ben 17 volte dal primo gennaio. Che significa che in poco più di un mese si è già arrivati alla metà degli sforamenti annui consentiti, che sono 35.

La pioggia attesa tra oggi e domani dovrebbe portarsi via anche le polveri sottili offrendo una tregua soprattutto a chi ha patologie respiratorie croniche e sta avendo crescenti problemi nelle ultime settimane. L’alta pressione sta lasciando la regione facendo rifiatare la pianura Padana e portando temperature più fresche sulle colline e sui rilievi più alti. Il fenomeno dell’inversione termica, con le zone di mare e di pianura più fredde che quelle collinari e montane, dovrebbe terminare.

Ma resta il problema dell’inquinamento generalizzato nei centri urbani. Non è un cruccio solo riminese. In Regione le misure emergenziali sono scattate puntualmente in tutte le città raggiungendo valori preoccupanti: anche il doppio di quello limite per il Pm10. A Rimini è accaduto una volta: il 26 gennaio. Il cambiamento climatico sta mutando stagioni e abitudini, incidendo anche sull’inquinamento. Il traffico, sempre molto sostenuto a Rimini, non aiuta la causa ambientalista. Così tra code alle rotonde, controlli soft e norme sulla carta non rimane che sperare nella pioggia.

Andrea Oliva