FEDERICO TOMMASINI
Cronaca

‘Lo sguardo buio’ sul Novecento di Natascia Ronchetti

Il racconto è quello di un Novecento consumato dalla guerra, le leggi razziali e la società patriarcale. In questa società...

Il racconto è quello di un Novecento consumato dalla guerra, le leggi razziali e la società patriarcale. In questa società si intrecciano le storie di Marina, Alice e Anita, nate dalla penna di Natascia Ronchetti. Sarà proprio lei domani alle 15 alla biblioteca mulino Sapignoli di Poggio Torriana (15.30) a presentare Lo sguardo buio, il suo ultimo romanzo, uno sguardo sulla storia che si fa ancora più attuale in questi tempi. A dialogare con lei e il pubblico, la giornalista Camilla Ghedini.

Il racconto parte dagli anni ’40 e si snoda fino ai ’70 del secolo scorso, ambientato in una Bologna simbolo di un Paese in fermento, in cui i valori dell’emancipazione femminile si facevano largo. "Tra le pagine del libro vengono raccontati decenni in cui si condensa la parabola dell’umano – racconta Natascia Ronchetti –. La tragedia della guerra e dell’oppressione, con l’enorme portata di dolore e di lutti. La rinascita, sempre attesa, con il suo corredo di speranza in una nuova era, libera e persino felice".

Le protagoniste sono donne attraversate dal senso si colpa per la propria incapacità di incidere, di cambiare al ritmo della rinascita del Paese. Ogni personaggio del romanzo incarna un senso di libertà.