REDAZIONE RIMINI

Lite fuorionda nella sede Rai, Paesani condannato per minacce

Il patron del Coconuts era accusato di aver offeso l’avversario Steven Ormerod, in corsa con Gloria Lisi. I due si erano presi a male parole a margine delle registrazioni di una tribuna politica a Bologna.

Steven Ormerod e Lucio Paesani

Dalla tivu al giudice di pace, il fuorionda al vetriolo andato in scena negli studi Rai di Bologna tra Steven Ormerod e Lucio Paesani in tempo di elezioni è giunto a sentenza. Quella di condanna per minacce al fondatore della lista ’Noi amiamo Rimini’, che nel corso delle scorse elezioni sostenne la coalizione di centrodestra e che proprio nel settembre 2021 si trovò faccia a faccia con l’esponente della lista ’Rimini per le imprese’, che correva per l’ex vicesindaca Gloria Lisi.

Fu proprio in questo contesto di elezioni incandescenti appunto che maturò l’incontro-scontro tra Paesani e Ormerod, culminato in una querela per minacce con cui il sostenitore della Lisi ha trascinato il patron del Coconuts in tribunale. Lì, dove ieri a Bologna Paesani è stato appunto condannato a pagare una multa di mille euro (ridotta a 800 essendogli state riconosciute le attenuanti generiche) oltre al risarcimento del danno morale che sarà quantificato in sede civile comprendendo una provvisionale già disposta di duemila euro, più le spese legali.

Questo l’epilogo del furioso litigio avvenuto in piena campagna elettorale, quando Paesani e Ormerod furono invitati in Rai a registrare i loro interventi per una tribuna elettorale da trasmettere in televisione. Una riunione di politici dagli animi bollenti, con il rapporto tra Paesani e Ormerod già incrinato da vecchie ruggini legate a musica fino a tardi e a problemi di ordine pubblico avvenuti tra il ristorande del Turquoise (all’epoca dei fatti gestito dalla famiglia Ormerod) e il Coconuts di Paesani. Sarebbe stato qui, secondo quanto ritenuto dal giudice di pace, che Paesani avrebbe invitato Ormerod a un confronto lontano dalla saletta dove i candidati attendevano l’inizio delle riprese. Un faccia a faccia tutt’altro che disteso, durante il quale Paesani stando alle accuse non avrebbe lesinato a minacciare l’avversario politico. Urla di duellanti, al termine delle quali Ormerod all’epilogo sostenne di aver ricevuto minacce del tenore di "Ti spezzo le gambe e ti faccio zoppo". Paesani dal canto suo rispedì sempre le accuse al mittente. È così che alle promesse di querela sono seguiti i fatti. Il sostituto procuratore incaricato, esaminati gli atti, dispose un decreto di citazione a giudizio per Paesani davanti al giudice di pace di Bologna. Lì dove ieri il patron del Coconuts, difeso dall’avvocato Paolo Righi e Alessandro Pierotti è stato condannato a seguito della querela nei suoi confronti avanzata da Ormerod, difeso invece dall’avvocato Maurizio Ghinelli. "L’episodio è frutto di una provocazione – il commento dei difensori di Paesani –. La lieve condanna denota come da parte di Paesani non ci fosse alcuna volontà di minacciare".

Francesco Zuppiroli