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Rimini, sputi e botte sul bus: scoppia lite furiosa tra due passeggeri e arriva la polizia

Un ragazzo italiano ha infastidito una donna 40enne seduta vicino a lui Dopo essere stato allontanato è diventato violento costringendo l’autista a bloccare il mezzo per fare intervenire le forze dell’ordine

Per sedare la lite è stato necessario l’arrivo della polizia (foto di repertorio)

Rimini, 24 luglio 2023 – Tutto è iniziato da una futile lite per il posto sull’autobus. Poi, dalle parole, due passeggeri – un uomo e una donna entrambi italiani – sarebbero presto passati ai fatti, con l’uomo che avrebbe prima colpito e poi sputato più volte alla donna sui sedili posteriori del mezzo pubblico. L’autobus è l’11 che porta da Rimini a Riccione Terme e chesabato sera, intorno alle 22.50, a Rivazzurra è stato costretto a fermarsi quando al suo interno è scoppiata una violenta lite che, come riferito da altri passseggeri testimoni, è culminata con schiaffi e sputi indirizzati da un giovane italiano che con gli amici si stava dirigendo a un locale del Marano a una donna seduta vicino.

Attimi di paura, anche per gli altri passeggeri del mezzo, quando l’uomo ha – secondo i testimoni – iniziato a infastidire la donna, una 40enne, prima palpeggiandola e poi, ad un primo allontanamento di quest’ultima, offendendola definendola "una brutta tossica" e premendola con forza contro il vetro del finestrino. È stato a questo punto che ne sarebbe nata una colluttazione in cui il giovane avrebbe anche più volte sputato alla donna. Una scena che sarebbe potuta presto degenerare se non fosse stato per alcuni altri passeggeri dell’autobus che sono intervenuti per placare gli animi.

Dal canto suo, l’autista dell’autobus si è così visto costretto ad arrestare la marcia del mezzo e richiedere immediatamente il supporto della polizia. L’autobus della linea 11 è così rimasto fermo per quasi una mezz’ora, il tempo necessario a permettere l’arrivo della polizia di Stato con gli agenti delle Volanti e la successiva identificaizone dei protagonisti del disguido. Giunti sul posto, gli agenti hanno ricostruito l’episodio di violenza e fatto scendere l’uomo e la donna – inizialmente sotto choc –. Successivamente all’identificazione però, la 40enne al momento non ha ancora presentato una querela nei confronti del giovane che perciò non è stato denunciato (il reato di lesioni lievi è ora perseguibile solo a querela infatti) né nei suoi confronti sono stati ravvisati gli estremi per il reato di interruzione di servizio pubblico.