Non c’è due senza tre. Nel loro caso, non c’è tre senza quattro. La nuova scommessa di Paolo Zamagni, Fabrizio Salvadori e Leonardo Para, titolari dei locali Hasta Luego, L’Ingrata e Circus, si chiama Liscariota. "Sì, è scritto tutto attaccato…". Un ristorante di pesce nel cuore della piazzetta di San Martino, dove hanno sede le altre loro attività. Martedì la cena di prova, e ora Liscariota è aperto finalmente al pubblico dopo mesi e mesi di lavori. "Abbiamo iniziato il cantiere ad agosto. Abbiamo scelto dicembre per l’inaugurazione perché ci porta fortuna", sorridono gli imprenditori. Che nel dicembre del 2000 hanno aperto l’Hasta Luego, in quello del 2013 L’Ingrata e sette anni fa (sempre a dicembre) hanno inaugurato Circus. Al Liscariota – ricavato negli spazi che prima ospitavano il pub Spirito agricolo – tutto parla di pesce. Non soltanto l’insegna. Ci sono le lische stilizzate che pendono dal soffitto, i quadri di pesci alle pareti insieme all’immagine di Giuda, mentr il bar all’ingresso del ristorante si chiama BarAbba. "Con questo locale abbiamo chiuso il cerchio, o meglio il quadrato... Già da tempo volevamo aprire un ristorante di pesce per completare la nostra offerta. Il centro storico è vivo tutto l’anno, anche durante l’estate, ci sono sempre più turisti che lo frequentano e qui mancava un locale del genere. Non appena si è presentata l’occasione non abbiamo perso tempo". Ad affiancare i tre imprenditori nella nuova avventura c’è Franco Viviani, il più giovane con i suoi 30 anni. Ha lavorato a lungo a L’Ingrata, poi ha fatto esperienza per due anni in un ristorante e Londra ed è tornato per affiancare, come chef e socio, i tre imprenditori. "Non vedevo l’ora – ammette Viviani – Liscariota è un locale per tutti, dove gustare pesce fresco ma anche bere un drink, assistere ad eventi e concerti". Al centro della sala, non a caso, c’è un pianoforte.
Investire su un quarto ristorante in centro, dove i locali aprono come funghi, non era scontato. "Ma alla fine contano la qualità e la costanza. Chi è bravo, resiste. Noi siamo sulla piazza da un quarto di secolo", dicono gli imprenditori. Che ora hanno quasi il monopolio della piazzetta dietro il Fulgor. "Una piazzetta che era un parcheggio fino a pochi anni fa e poi, grazie ai lavori, è diventata uno dei luoghi più belli di Rimini. Certo, durante i cantieri per il Fellini Museum abbiamo sofferto. Temevamo di non riuscire più a lavorare come prima. Invece ha avuto ragione il Comune: la riqualificazione del centro e il Fellini Museum hanno rivitalizzato la città, l’hanno reso più attraente". Certo, qualche parcheggio in più non guasterebbe. "Ma i riminesi ci sono abituati. Il problema, più che altro, si crea durante le fiere e per chi arriva da fuori: venire in centro in auto non è comodo".
Manuel Spadazzi