Nonostante la pioggia, le abbiamo viste tutti. Quelle barchette fucsia erano un po’ ovunque: nelle piazze Malatesta e Cavour, all’Arco d’Augusto, in piazza Tre Martiri, alla fontana dei quattro cavalli. Un mare di escort il messaggio stampato sulle barchette. E inquadrando il Qrcode, era possibile accedere al sito con i 58mila annunci e numeri di telefono di professioniste del sesso. L’azione è stata rivendicata ieri dai gestori di Escort advisor, sito di annunci e recensioni delle escort. Che ha inondato di barchette fucsia non solo Rimini, ma anche Napoli, Torino, Brescia, Padova. "Attraverso questa campagna – spiega Mike Morra, fondatore e amministratore di Escort advisor – vogliamo portare all’attenzione quanto sia esteso e popolato in Italia il mondo del sesso a pagamento. Le escort devono poter gridare a gran voce il diritto di vedere riconosciuta la loro professione anche in Italia, come avviene già in molti paesi europei. Vogliono essere tutelate". Eppure "nessun governo finora ha dato davvero ascolto alle loro voci". La scelta di partire da Rimini con questa provocatoria campagna non è stata casuale. Secondo Escort advisor infatti Rimini "è la prima in Italia (in percentuale) per numero di escort disponibili: sono 4 ogni mille abitanti maschi".
Le barchette fucsia disseminate per Rimini non sono passate inosservate, provocando le reazioni sdegnate di molti. In particolare di alcuni genitori di adolescenti. " Mia figlia – racconta Luca – se n’è accorta mentre andava a scuola e ha inquadrato con il telefonino il codice Qr...", finendo sul sito di Escort advisor. "Per fortuna è grande e ho potuto spiegarle di stare alla larga da siti del genere. Mi chiedo però come possano accadere cose del genere". "Capisco il farsi pubblicità, ma non sopporto un’azione del genere: è pericolosa – attacca un altro genitore – Non è normale che anche i ragazzini, che già a causa dei social hanno spesso una distorta visione delle realtà, possano accedere così facilmente a certi siti".