NIVES CONCOLINO
Cronaca

L’inno alla vita di Cristina Di Pietro: "Canto la mia malattia e la rinascita"

L’artista sarà oggi a Riccione per un concerto: "Voglio infondere coraggio a quelli che soffrono"

La cantante e pianista riminese Cristina Di Pietro

La cantante e pianista riminese Cristina Di Pietro

È un grande e commovente inno alla vita il concerto La vita è bella della cantautrice e pianista riminese Cristina Di Pietro, che oggi alla nuova Sala Africa di Riccione (inizio alle 17) concluderà la rassegna Piccoli mondi. L’artista, attraverso un vasto repertorio con brani di Jovanotti, Mia Martini, Mina, Battiato, Dalla e anche suoi, celebra la sua rinascita, dopo la malattia e il delicato intervento chirurgico a cui si è sottoposta. Sul palco insieme a lei i musicisti Matteo Salerno al flauto, Aldo Maria Zangheri alla viola, Alessandro Governatori al basso e Mattia Guerra al pianoforte.

Da cosa parte La vita è bella?

"Dall’esperienza che ho dovuto affrontare. È un concerto speciale che ho presentato la prima volta lo scorso 28 luglio in occasione del mio ritorno sul palco, dopo tanti mesi di malattia. Ora è tutto passato e sto benissimo, ma ho dovuto affrontare un lungo percorso. Mi avevano trovato un meningioma, che mi hanno asportato al Bufalini di Cesena nel novembre 2023 in un delicatissimo intervento durato sette ore".

Cos’ha provato quando ho scoperto la malattia?

"È stato uno shock. All’improvviso, sono entrata in tutt’altra dimensione. Fino ad allora cantavo, andavo in tournée con Mario Lavezzi. Lo racconto durante il concerto, che è dedicato alla vita e alla mia rinascita. Lo spettacolo vuole essere anche un messaggio: dopo una malattia, con tanto coraggio, amore e fede, si può riprendere a fare le cose come prima e meglio. Nel peggiore dei momenti ho anche pianto, ma ho voluto credere che sarebbe andato tutto bene e mi sono lasciata cullare dalla musica e dall’amore fondamentale della mia famiglia ".

L’operazione è riuscita perfettamente?

"Sì, per fortuna. Ma al mio risveglio, dopo essere stata in terapia intensiva, mi sono accorta di non avere più la voce e mi è stata diagnosticata la paralisi della corda vocale sinistra... I medici non mi davano grandi speranze, tornare a cantare pareva un miraggio. Ero già in lista per un altro intervento, alle corde vocali. Ma non mi sono arresa, ho pregato tanto e lavorato con la logopedista. Era atteso qualche risultato dopo 7-8 mesi. E invece, prima di Natale, all’improvviso la voce è tornata. Un miracolo che ha stupito anche il primario. Guardandomi mi ha detto: ci sono cose che la scienza non può spiegare".

Lei ci ha creduto, ha avuto tanta forza...

"Me l’ha detto pure Lavezzi, che mi chiamava ogni giorno per sapere come stavo. Ne ha parlato anche Mogol, che nel dicembre 2023 durante la maraton di Telethon sulla Rai mi ha mandato un saluto in diretta. Il mese prima sarei dovuta andare a ritirare il premio Mia Martini, ma non ho potuto".

Quali brani proporrà nel concerto?

"Iniziamo con La cura di Battiato, poi faremo La sera dei miracoli di Dalla, Sally di Vasco, Le tasche piene di sassi di Jovanotti e Notturno di Mia Martini. Per il finale faremo I migliori anni della nostra vita. Tutte queste canzoni sono state una mia personale colonna sonora del mio viaggio attraverso la malattia e la rinascita. Voglio infondere coraggio a chi soffre".

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