Mentre un’altra estate è sul viale del tramonto, lunedì i banchi di scuola torneranno a riempirsi di migliaia di studenti, dalle elementari alle superiori, pronti per un nuovo anno scolastico fatto di verifiche, interrogazioni e soprattutto di libri. Sono questi ultimi a pesare di più sulle spalle dei ragazzi e sulle tasche delle loro famiglie. Già, perché anche quest’anno c’è un incremento del prezzo dei testi scolastici. Un caro libri che segna un aumento del 3 per cento rispetto allo scorso anno e addirittura una crescita dell’8,1 per cento sul 2022.
"Il prezzo dei libri di testo è in aumento ormai da diversi anni, non è una novità – spiega Pasquale Caimi, titolare della libreria Caimi Store a Rimini –. Ed è per questo motivo che molti genitori scelgono il mercato dell’usato. La domanda è sempre più alta e per questo noi da quest’anno abbiamo deciso di vendere soltanto libri di seconda mano". In questo caso è garantito un risparmio del 40 per cento. Ma la forte richiesta naturalmente mette in crisi l’offerta: non è affatto semplice trovare testi usati.
Non solo manuali e vocabolari, i rincari riguardano ogni materiale scolastico che gli alunni ripongono in cartella. "Anche diari, astucci, quaderni e cancelleria: i rincari non lasciano scampo a nulla – spiega Patrizia Vecchietti della cartolibreria Duomo di Rimini –. Dal canto nostro cerchiamo di offrire una vasta gamma di prodotti dai prezzi diversificati. Ad esempio da noi gli zaini partono da 40 euro e arrivano fino a 95, ce n’è per tutti. Così come matite e pennarelli: da pochi euro fino alle marche maggiormente conosciute. Grazie a questa politica non abbiamo rilevato una grossa flessione nelle vendite". Non la pensa così invece il titolare della cartoleria Adua di Riccione. "Noi qualcosa in meno abbiamo venduto nell’ultimo periodo, però le scuole devono ancora iniziare e il grosso arriverà nei prossimi giorni – ammette Roberto Berardi –. In momenti delicati come questo i nostri veri nemici sono i siti di shopping online e gli ipermercati. C’è poco da fare, gli aumenti ci sono e sono un trend che va avanti ormai da anni nostro malgrado".
Federico Tommasini