REDAZIONE RIMINI

Linea bloccata, treni fermi Binari sospesi o allagati: prime ripartenze da domani

Ancora interrotta la tratta da Ravenna: il ripristino all’inizio della prossima settimana. Riprendono i collegamenti per Forlì, per quelli fino a Bologna bisognerà attendere giugno.

Linea bloccata, treni fermi Binari sospesi o allagati: prime ripartenze da domani

Linea rotta e treni ancora nelle rimesse. Mentre lentamente il Riminese rialza la testa dopo essere stato tramortito dal ciclone Minerva, il traffico ferroviario resta al palo, flagellato lungo la linea di circolazione Adriatica Ravenna-Rimini, i cui binari sono ancora per oggi sospesi. Anche letteralmente. A impedire infatti che le carrozze tornino a sfrecciare lungo i binari con vista mare sono per ora gravi danni alle infrastrutture subiti dalla linea – maggiormente nelle zone del ravennate più colpite dall’alluvione – che spaziano dagli smottamenti a veri e propri allagamenti. Sulla linea Adriatica, infatti, in alcuni casi il terreno sotto le rotaie ha ceduto lasciando di fatto i binari ’sospesi’ o in altri casi sommersi dall’acqua dei fiumi esondati. In questi giorni sono stati circa 350 i tecnici di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) impegnati per la riattivazione del traffico ferroviario. E a fronte di alcune riaperture nella parte nord della rete ferroviaria regionale, la settimana invece è destinata a concludersi con un altro stop per la tratta verso il nostro territorio.

Stando all’ultimo aggiornamento del ministero dei Trasporti e d Rfi, per la linea Ravenna-Rimini l’obiettivo di ripristino è fissato all’inizio della prossima settimana, mentre sulla Faenza-Rimini il primo step della riattivazione tra Forlì e Rimini è previsto per domani. A livello generale, la linea Bologna-Rimini dovrebbe essere ripristinata, nelle intenzioni di Rfi, in tempo per il ponte del 2 giugno. Ma la tabella di marcia impone ancora cautela. L’obiettivo è abbreviare i tempi di riattivazione della linea, sulla tratta Faenza-Rimini ancora interrotta, facendo circolare i treni con iniziali limitazioni di velocità e di volumi di traffico, necessari per giungere poi a un completo ripristino. Saliranno perciò almeno a sei (contando oggi) i giorni di stop per il traffico ferroviario sul territorio con incalcolabili dirottamenti e deviazioni obbligate, fino a centinaia di cancellazioni di treni per consentire lo svolgimento dei controlli ove possibile e successivamente anche la conta dei danni provocati sulle infrastrutture delle ferrovie, con una stima totale che al momento a livello regionale arriva a 105 milioni, di cui 90 per infrastrutture in capo a Rfi e 15 di competenza di Fer.

In un programma di circolazione su ferro fortemente menomato, sono state migliaia i risarcimenti per i passeggeri che si trovavano in possesso di un biglietto mandato in fumo dall’alluvione e per i quali gli uffici di Rfi sono costantemente al lavoro per provvedere al risarcimento dei passeggeri rimasti senza treno.

f.z.