DONATELLA FILIPPI
Cronaca

"Le poltrone non ci interessano"

Alleanza Riformista risponde a chi accusa il partito di rallentare le trattative per la formazione del governo

"Le poltrone non ci interessano"

"Le poltrone non ci interessano"

Ore calde a San Marino per la formazione del nuovo governo. È di una settimana fa l’incarico affidato dai Capitani Reggenti alla coalizione vincitrice delle ultime elezioni, quella formata da Democrazia Cristiana e Alleanza Riformista. Dopo una prima settimana esplorativa, ora si entra nel vivo. E naturalmente a tenere banco ci sono anche le poltrone da assegnare in Congresso di Stato. Poltrone e nodi da sciogliere. Possibilmente nel minor tempo possibile. Ma la trattativa rischia di trasformarsi in un braccio di ferro. Tanto da far uscire dall’armadio il fantasma del ballottaggio. Ipotesi alla quale si potrebbe arrivare nel caso in cui né la coalizione vincitrice, né quella arrivata ’seconda’ (formata da Psd, Libera e Ps) dovessero raggiungere la quota di 35 seggi utili per formare il nuovo governo. A sbarrare la strada a un accordo tra le due coalizioni sembrerebbe essere Alleanza Riformista. Che non si accontenterebbe, condizionale d’obbligo, di una sola segreteria di Stato. Ma ne vorrebbe due. Un premio all’alleato affidabile della Dc. Tutte supposizioni che, però, sono decisamente arrivate all’orecchio dei vertici del partito. "La nostra storia parla chiaro – controbattono da Ar – A noi non sono mai interessate le poltrone e ne abbiamo dato ampia prova quando eravamo all’interno di Noi per la Repubblica senza alcun tipo di rappresentanza in Congresso. Ne abbiamo dato prova quando per primi, al termine della legislatura, abbiamo lanciato la grande coalizione nella consapevolezza che il nostro peso politico in quel governo sarebbe stato certamente più ridotto rispetto ad altre soluzioni. Ora, in questi pochi giorni che rimangono per il termine del mandato ricevuto, il nostro impegno è sempre lo stesso: cercare le migliori soluzioni politiche per il bene del Paese, senza alcun tipo di rivendicazione, ma con la ferma posizione che i compromessi per un posto al sole a noi non interessano".

Decisivo, comunque, sarà il secondo giro di consultazioni previsto in settimana. Al quale Dc e Ar arriveranno dopo aver fatto quadrato all’interno dei rispettivi partiti. Con il Pdcs naturalmente a fare la parte del leone, numeri elettorali alla mano. Il tempo stringe, la coalizione Democrazia e Libertà ha tempo fino a giovedì della prossima settimana per fare sbocciare una nuova maggioranza e un nuovo governo. Una partita destinata a giocarsi entro questa settimana, oppure occorreranno i tempi supplementari ed eventualmente i calci di rigore?