L’assistenza domiciliare si allarga. Altri 39 infermieri nel distretto nord

Il nuovo personale sanitario andrà ad aggiungersi ai 37 professionisti già attivi sul territorio di competenza che comprende Bellaria e la Valmarecchia. Gianfreda: "Così raggiungeremo i pazienti direttamente a casa".

L’assistenza domiciliare si allarga. Altri 39 infermieri nel distretto nord

Il nuovo personale sanitario andrà ad aggiungersi ai 37 professionisti già attivi sul territorio di competenza che comprende Bellaria e la Valmarecchia. Gianfreda: "Così raggiungeremo i pazienti direttamente a casa".

Nel distretto di Rimini nord, entro la fine dell’anno arriveranno altri 39 infermieri di famiglia e di comunità che si aggiungeranno ai 37 già attivi nei servizi di assistenza domiciliare. Un rinforzo che raddoppia di fatto il personale già operativo, per dare una copertura maggiore della popolazione over65, fascia più esposta ai rischi di cronicità. E’ quanto è stato deciso nell’ultima seduta del distretto sociosanitario di Rimini nord (che include Rimini, Bellaria e i Comuni della Valmarecchia). Un potenziamento, spiega il Comune, pensato "per raggiungere i pazienti direttamente nei luoghi in cui vivono, garantendo un’assistenza continua, personalizzata e ‘vicina a casa’. Gli infermieri di famiglia e di comunità sono professionisti che lavorano a stretto contatto con i medici e i pediatri, dando assistenza gratuita a domicilio, in ambulatorio e nelle strutture intermedie o di lungodegenza per rendere più semplice per le cittadine e i cittadini trovare la giusta risposta ai propri bisogni di salute, riducendo la necessità di spostarsi verso gli ospedali".

Il servizio è pensato per tutte le fasce d’età, con un’attenzione particolare agli anziani e ai pazienti con malattie croniche. Frutto della collaborazione tra l’Ausl Romagna, i Comuni del distretto e la cittadinanza, il progetto “è un nuovo tassello di un più ampio piano di sviluppo distrettuale che include anche la creazione di tre nuove Case della comunità a Rimini, Viserba e Miramare, "che offriranno un’ampia gamma di servizi sanitari di base e specialistici, in un’ottica di prossimità", aggiunge l’amministrazione. A questo, si affianca l’attivazione dei nodi territoriali, 11 presidi diffusi (quattro dei quali saranno già attivi entro la primavera del 2025) in cui lavoreranno insieme operatori sociali, educativi e sanitari sia a domicilio che attraverso una mappatura e conoscenza delle singole aree delle città. Il nodo di Miramare, ad esempio, è già attivo in fase di sperimentazione.

"Ci tengo a ringraziare l’Azienda USL e tutti i Comuni del Distretto per l’impegno dimostrato in questo importante progetto – ha voluto sottolineare lo stesso assessore comunale alle politiche per la Salute Kristian Gianfreda –, che risponde alla nostra nuova linea sul versante della sanità: territorializzare i servizi e rendere le cure sempre più accessibili. Il potenziamento della rete di infermieri a domicilio si muove proprio in questa direzione volta a promuovere un modello di sanità più calzante alle esigenze dei pazienti, più efficiente e più equo. Anche i nodi territoriali, di cui quello di Miramare è già in fase di sperimentazione e di cui altri 4 saranno attivati nei prossimi mesi, sono una testimonianza concreta di questa rotta, in un’ottica di integrazione e di innovazione delle cure e attività di assistenza. È un investimento prezioso che stiamo portando avanti per il futuro delle nostre comunità".