È tornata in questura per la seconda volta, dopo esserci già rimasta l’altro ieri per quattro ore. Ieri attorno alle 10 Valeria Bartolucci – vicina di casa di Pierina Paganelli e moglie di Louis Dassilva, il senegalese di 33 anni ritenuto dagli inquirenti il presunto amante di Manuela Bianchi – ha varcato la porta degli uffici di piazzale Bornaccini per fornire ancora una volta sommarie informazioni testimoniali agli agenti della squadra mobile, guidati dal vice questore aggiunto Dario Virgili. Ne è uscita parecchie ore dopo, attorno alle 18.20. In sostanza, Valeria ha ribadito e confermato la posizione già espressa il giorno precedente. "Non mi sono state fatte molte domande sulla relazione tra Manuela e Louis", aveva detto la sera prima Bartolucci in collegamento telefonico con il programma di Rete4 Quarto Grado.
"Da parte di Louis non c’era alcun coinvolgimento emotivo, è stata semplicemente una scappatella – ha precisato Valeria – Non avrebbe mai visto Giuliano come un possibile nemico in quanto non era intenzionato a proseguire la relazione con Manuela. Conosco bene Louis, so che persona è so che non avrebbe mai potuto commettere una cosa tanto orribile". Valeria ha quindi precisato di essere "totalmente estranea ai fatti" ed è tornata quindi su alcune dichiarazioni fatte nei confronti di Manuela. "Non è vero che l’interrogatorio è stato stressante e che ho pianto - ha dichiarato la vicina di casa di Pierina sempre ai microfoni di Quarto Grado. – Voglio anche precisare che avendo perso fiducia nella Manuela non intendo dire che ritengo lei, o il fratello Loris, colpevoli. Intendevo dire che, avendo appreso della relazione con mio marito, sicuramente la mia fiducia è diminuita come donna e come amica. Non volevo lanciare accuse su nessuno. Siamo assolutamente a disposizione degli inquirenti, perchè non abbiamo nulla da nascondere. Non ho idea di chi potesse avere un rancore nei confronti della mia vicina fino ad arrivare ad ucciderla". Dopo il colloquio di venerdì sera, Valeria è stata riaccompagnata in via Del Ciclamino dove ha consegnato un paio di stivali e due paia di pantaloni "indossati da Louis il giorno in cui ha avuto l’incidente in moto" ha spiegato Davide Barzan (consulente della difensivo dello studio legale Barzan, che assiste Manuela, Loris, Louis e la stessa Valeria), ovvero il 2 ottobre, il giorno prima del brutale omicidio di Pierina.
Un omicidio che ad un mese di distanza continua a rappresentare un rompicapo, mentre ancora nessun nome è stato iscritto nel registro degli indagati in mano al sostituto procuratore Daniele Paci. Una svolta potrebbe forse arrivare grazie agli esami scientifici. Sul corpo dell’ex infermiera di 78 anni sono state isolate delle tracce di Dna. I test, in particolar modo quelli considerati irripetibili per la scarsa quantità di cellule reperite, verranno eseguiti con le garanzie di legge dal laboratorio di medicina forense dell’Università di Ancona, al momento in cui vi saranno iscrizioni nel registro degli indagati.
Lorenzo Muccioli