Diciannove gli emendamenti alla variazione di bilancio presentati dal governo, 45 quelli della minoranza. Sessantaquattro in tutto, troppi. Tanto che l’ufficio di presidenza a metà mattina, ieri, decide di sospendere i lavori in Consiglio grande e generale per consentire ai gruppi consiliari di trovare un accordo. Utile a dare una ’sforbiciata’. Per poi ritrovarsi in aula nel pomeriggio. Ma già prima il dibattito era stato decisamente acceso. "Forse viviamo in due universi paralleli – esordisce Sara Conti di Repubblica Futura rivolgendosi a Congresso e maggioranza – La situazione economico finanziaria a noi non sembra così idilliaca. In questi anni siete stati capaci di pensare a un progetto di sviluppo in qualsiasi settore?". Il dibattito prosegue con l’intervento di Massimo Andrea Ugolini della Dc: "Ci eravamo presi l’impegno di mantenere un assestamento tecnico, altrimenti diventerebbe una finanziaria a tutti gli effetti. Rispetto alla richiesta di non andare ad inserire deleghe, è stata mantenuta". Ricorda che "il fallimento della politica è quando si arriva ai tagli lineari. Da buoni amministratori, è importante capire come mettere a sistema i servizi che possono dare una maggiore fruibilità e al tempo stesso evidenziare i risparmi". Spazio alle repliche. A cominciare dal Segretario alle Finanze, Marco Gatti. "Nel 2023 abbiamo assestato la spesa corrente a 641 milioni, oggi la assestiamo a 627. Mi sembra che il governo uno sforzo per il contenimento della spesa lo abbia fatto".
CronacaLa variazione di bilancio si arena sugli emendamenti. Seduta sospesa per trovare un accordo