La Torretta fa litigare i Ceschina e Andreatta

Edificio venduto all’asta lo scorso ottobre, ma gran parte del pianterreno non è ancora accessibile.

La Torretta fa litigare i Ceschina e Andreatta

La Torretta fa litigare i Ceschina e Andreatta

Ieri la famiglia Ceschina doveva prendere possesso della Torretta del Grand Hotel, aggiudicata all’asta lo scorso 10 ottobre per circa 1,3 milioni di euro, ma ha trovato tutto chiuso. Nessuno aveva le chiavi. Per entrare è stato necessario far intervenire un tecnico per aprire la serratura. Una volta aperto i rappresentanti della famiglia, presenti i carabinieri come da routine, hanno preso possesso solo dei due appartamenti al piano superiore, perché, a causa di una vicenda legata agli affitti, l’ufficiale giudiziario ha ottenuto la sospensiva per gran parte del pianterreno. Così è esploso un lungo e accesissimo scontro verbale che ha incuriosito i vicini. A questo punto i Ceschina per capire se potranno entrare in possesso di tutto il pianterreno, dove si trova un pubblico esercizio, dovranno attendere la sentenza a marzo. Interpellata sull’accaduto, l’avvocato dei Ceschina, Cinzia Giugno, ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Gianni Andreatta, patron del complesso alberghiero del Grand Hotel, che si avvale del legale Stefano Barbiani, spiega: "Il notaio Pietro Bernardi Fabbrani, custode giudiziario della palazzina la Torretta e i legali del fallimento della società The Tower sono arrivati sul posto per liberare tutti gli immobili della Torretta acquistati all’asta da Marina Ceschina, operazione riuscita solo in parte. Il Tribunale di Rimini infatti lo scorso 3 febbraio ha per ora sospeso lo sfratto per morosità dei locali commerciali siti nella stessa Torretta. I locali commerciali sono rimasti nella disponibilità della Gic (Gestione immobiliari complesso Le Grand Hotel) che ha sub-affittato a Europa investimenti srl. Il motivo dell’opposizione riguarda il fatto che esisteva un precedente contratto d’affitto d’azienda registrato, opponibile al fallimento The Tower, contratto d’affitto non menzionato nella sentenza di sfratto. Sono stati invece liberati i locali al piano superiore".

Nives Concolino