di Giuseppe Catapano
La costante è il segno più. Aumentano i turisti a Rimini. Luglio è ormai una certezza, per agosto e settembre le previsioni sono rosee. Se confermate, il responso non lascerà spazio a dubbi: la stagione 2024 sarà migliore, numeri alla mano, di quella del 2023. I dati sulle prenotazioni alberghiere della piattaforma HBenchmark – una settantina gli hotel di Rimini che aderiscono – dicono che l’estate di quest’anno, dal punto di vista turistico, è particolarmente ‘calda’.
Partiamo da luglio: l’occupazione alberghiera consuntiva dal 1° al 23 del mese è dell’80% contro il 78% del 2023. Le previsioni per i giorni restanti sono positive. Ed ecco che il consuntivo di luglio sull’occupazione delle camere negli hotel è attesa a oltre l’82%, un paio di punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. "Caldo e bel tempo hanno aiutato certamente – ragiona Antonio Carasso, presidente di Promozione Alberghiera (foto a destra) – Il meteo favorevole è stato un incentivo soprattutto per le famiglie italiane. C’è anche chi, spinto dalle temperature elevate, ha deciso di concedersi una vacanza magari all’ultimo minuto. E chi aveva prenotato a giugno, ma ha dovuto disdire a causa del maltempo e alla fine è venuto a Rimini proprio a luglio. Diciamo che ci siamo riscattati dopo un mese in chiaroscuro, quello di giugno".
Fin qui gli italiani. Ma a crescere sono soprattutto i turisti stranieri. "Germania, Svizzera e Francia – continua Carasso – restano i nostri bacini di riferimento in valore assoluto. Ma l’incremento maggiore arriva dall’Est Europa: notevole l’aumento dei turisti provenienti da Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia". Decisivi, in questi casi, i collegamenti aerei con la Riviera. "Quelli sono fondamentali. La crescita di visitatori provenienti da questi Paesi è stata spinta proprio dall’aumento dei voli per Rimini". Alla fine dell’estate la quota di stranieri potrebbe anche superare il 40%. È quanto auspicano gli operatori turistici.
E agosto? La previsione è di un incremento dell’occupazione alberghiera di 5-6 punti percentuali rispetto al 2023. I dati di HBenchmark dicono che il riempimento albeghiero è attualmente al 65%. Lo scorso anno, nello stesso periodo, era al 58%. Alla fine agosto si chiuse con un’occupazione delle camere all’83%, per questo gli operatori turistici si aspettano una quota che oscilli tra l’85 e il 90%. Poi c’è settembre. "Sempre più mese di vacanza grazie alle temperature elevate – conferma Carasso – Diversi turisti, anche stranieri, scelgono questo mese per venire in Riviera. Quest’anno c’è una concentrazione di eventi che di certo aiuterà, dal raddoppio della MotoGp a Misano fino alla fiere. È necessario che sia il sistema ricettivo che quello extraricettivo, a partire dai bagnini, dia una risposta adeguata. Rimini deve essere attrezzata per accogliere una notevole mole di turisti".
Al momento, la percentuale di riempimento delle camere – sempre tenendo come riferimento la piattaforma HBenchmark – è del 40%. L’anno scorso in questo periodo era del 35% e settembre si chiuse col 69% di riempimento. "Per quest’anno ci aspettiamo un aumento di 3-4 punti percentuali" dice Carasso. Dunque, se le previsioni saranno confermate, sarà "una grande estate". "Guardando al futuro – osserva il presidente di Promozione Alberghiera – è fondamentale che si sia un incremento dei collegamenti da e per il Fellini, che sono attesi e noi auspichiamo. In particolare, è importante che le rotte vengano comunicate con adeguato anticipo, perché questo consente ai turisti stranieri di pianificare le vacanze".