REDAZIONE RIMINI

La sirena è tornata finalmente a suonare

Il nautofono di Rimini torna in funzione dopo un anno e mezzo di inattività, festeggiato durante la Giornata del mare con eventi per bambini e autorità locali presenti. La sirena, simbolo della città, è ora di nuovo parte dell'identità marittima riminese. Resta chiuso l'ex Delfinario, destinato a diventare ospedale per tartarughe e centro didattico, con la speranza di riaprire nel 2025.

La sirena è tornata finalmente a suonare

Nella Giornata del mare Rimini è tornata a sentire il suono della sua sirena. Da ieri è tornato finalmente in funzione il nautofono, rimasto spento per oltre un anno e mezzo a causa di un guasto e delle difficoltà nel reperire i pezzi di ricambio. Il ritorno del sirena al porto è stata festeggiato ieri, al termine degli eventi organizzati per la Giornata del mare, a cui hanno partecipato 600 bambini delle scuole riminesi. Una giornata iniziata con la liberazione di due tartarughe sulla spiaggia libera di piazzale Boscovich, insieme ai volontari della Fondazione Cetacea. Alcuni alunni hanno avuto la possibilità di salire a bordo dell’Aretusa, una nave della marina militare Aretusa impegnata nel controllo idrografico del mare. Grandi e piccini hanno inoltre potuto visitare il faro di Rimini, che sarà aperto al pubblico anche oggi e domani, dalle 9,30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. Il ritorno del nautofono è stato salutato da una cerimonia, a cui hanno partecipato anche la vicesindaca Chiara Bellini, l’assessore al mare Anna Montini, la comandante della Capitaneria di porto Giorgia Capozzella e Gianfranco Santolini, il presidente del Club nautico e e della consulta degli operatori del porto. Proprio il contributo della consulta, nel 2019, ha reso possibile il ritorno del nautofono, dopo che la sirena era stato smantellata. "Il suono del nautofono – osservano la Bellini e la Montini – accompagna ogni riminese dalla nascita. Oltre a incrementare la sicurezza dei naviganti, per tutti noi significa il ritorno di un suono parte integrante del carattere e dell’identità riminesi". Invece per la riapertura dell’ex Delfinario, preso in gestione da Fondazione Cetacea e Club nautico e destinato a ospitare l’ospedale per le tartarughe e un centro didattico per il mare e la vela, bisognerà attendere (se va bene) il 2025. La struttura è ancora chiusa, per i vecchi abusi edilizi, e si sta cercando la soluzione con il Comune. Ieri c’è stato l’ennesimo sopralluogo insieme alla Montini. "Quest’estate – allarga le braccia Sauro Pari della Fondazione Cetacea – sarà impossibile aprire. Organizzeremo alcuni eventi collaterali, per il resto speriamo in una soluzione dal Comune".