REDAZIONE RIMINI

La sindaca: "Giusto far pagare la sosta di sera, non danneggerà i locali"

La Parma replica stizzita alle accuse di Lega e Forza Italia: "Le tariffe restano inalterate, i parcheggi gratuiti in città non mancano"

La sindaca: "Giusto far pagare la sosta di sera, non danneggerà i locali"

"A Santarcangelo abbiamo già tanti parcheggi gratis. Estendere il pagamento della sosta alla sera fino alle 23, nei parcheggi in centro storico, non penalizzerà negozi e locali". Così la sindaca Alice Parma risponde agli attacchi di Lega e Forza Italia, che hanno duramente criticato la decisione dell’amministrazione di ampliare il pagamento della sosta alle ore serali. "Vari esponenti politici locali, che si ergono ora a paladini di attività economiche e cittadini – dice stizzita la Parma – delineano un quadro in cui i residenti e gli operatori sarebbero danneggiati dalla nostra decisione. Non considerano il fatto che in centro a Santarcangelo, a pochi passi da quelli a pagamento, sono presenti numerosi parcheggi gratuiti, che i residenti conoscono e utilizzano. Chi abita in zone dove questi non sono disponibili può contare invece su un city park per famiglia, al prezzo agevolato di 77 euro l’anno". La sindaca è certa che "far pagare il parcheggio anche di sera, scelta concordata con le associazioni di categoria, non influenzerà né i negozi che chiudono intorno alle 19,30, né i locali: pochi euro in più per la sosta non fanno la differenza. E le tariffe restano inalterate". La Parma rivendica la bontà della scelta: "Santarcangelo è diventata meta turistica a tutti gli effetti, visitata spesso di sera anche grazie ai tanti eventi. Perché allora chi frequenta la nostra città non dovrebbe contribuire alla cura del territorio?". E ancora: "Dov’erano Stanchini (consigliere della Lega, ndr) e gli altri esponenti politici che oggi criticano, quando si discuteva nel 2022 di pedonalizzare piazza Marini? A distanza di un anno registro con piacere il cambio di idea di Stanchini, che ora sostiene la visione proposto dalla giunta dopo averla bollata come ’libro dei sogni’".