MANUEL SPADAZZI
Cronaca

La sferzata del sindaco: "Case a giovani e famiglie: pronti a fare di tutto"

Sadegholvaad: "Servono 11 anni per comprare un bilocale a Rimini . Basta rendite di posizione, l’emergenza abitativa va risolta".

Sadegholvaad: "Servono 11 anni per comprare un bilocale a Rimini . Basta rendite di posizione, l’emergenza abitativa va risolta".

Sadegholvaad: "Servono 11 anni per comprare un bilocale a Rimini . Basta rendite di posizione, l’emergenza abitativa va risolta".

Sono trascorsi 30 anni da quando l’allora patron del Grand Hotel Pietro Arpesella e monsignor Claudio Maria Celli ricevettero il Sigismondo d’oro. Da quella edizione del 1994, la prima in cui fu conferita la massima onorificenza cittadina, "altri 61 riminesi sono stati premiati. E sfogliare l’album del Sigismondo – dice il sindaco Jamil Sadegholvaad dal palco del teatro Galli, prima di assegnare il titolo alle suore del Maccolini e a Mario Guaraldi - è un po’ ripercorrere la storia della nostra città". In questi trent’anni Rimini "è cambiata tantissimo, non solo nei suoi luoghi". E deve continuare a mutare perché fuori "c’è un mondo in cambiamento frenetico, con nuove opportunità e problemi".

A partire dal turismo. "Trent’anni fa eravamo a un bivio – ricorda Sadegholvaad – Abbiamo imboccato una strada e l’abbiamo chiamata destagionalizzazione, e oggi vale circa un terzo del bilancio turistico annuale di Rimini con oltre 2 milioni di pernottamenti in mesi che valevano zero o quasi". Rimini deve continuare a trasformarsi, "riorganizzare i servizi, il suo sistema alberghiero". Intanto deve provare a risolvere "una delle grandi contraddizioni. Siamo la capitale indiscussa dell’ospitalità in Italia, ma servono 134 mesi di stipendio medio (oltre 11 anni) per acquistare un bilocale", ricorda il primo cittadino, snocciolando i dati di un’indagine Istat che ci vede tra le città più care nel Paese per il costo delle abitazioni. Il sindaco punta il dito su chi "rimpiange il passato", su chi vive di rendita, su chi preferisce affittare ai turisti che alle famiglie.

La casa a Rimini "è un problema. Vogliamo che le famiglie, i giovani, magari dopo esperienze di studio e di lavoro all’estero, restino e vivano a Rimini. Vogliamo che l’università con i tanti studenti provenienti da tutti i continenti, sia un corpo incluso e non estraneo della città. La casa è elemento centrale di questi desideri". Ecco perché "oltre ai progetti in corso e a quelli avanzati, noi siamo disposti – conclude Sadegholvaad – a percorrere ogni forma amministrativa, anche sperimentale, per aggredire il problema della casa". Perché nella Rimini che "vive di turismo tutto l’anno", non può non esserci spazio per chi qui vuole viverci e lavorare.