Uno sguardo poetico, profondo, quello del fotografo Marco Pesaresi, capace di leggere i diversi volti di un luogo, le tendenze e i cambiamenti in atto. L’artista riminese, scomparso nel 2001, continua a trasmettere con i suoi reportage emozioni e stupore. A lui, le sue due case, Rimini e Savignano sul Rubicone dedicano la mostra "Rimini Revisited. Oltre il mare. Marco Pesaresi", inaugurata ieri mattina nelle due sedi: un doppio percorso espositivo e complementare. Negli anni Novanta l’artista intraprende un viaggio nella riviera che diventa una finestra aperta su un mondo fatto di eccessi, mode, tradizioni, ma anche solitudini e malinconie, restituite in tanti scatti suggestivi e iconici, come quelli della spiaggia deserta. Così, a vent’anni da "Rimini" – la mostra postuma del 2003 – ecco che la riviera viene rivista attraverso questa nuova esposizione, a cura di Mario Beltrambini e Jana Liskova, realizzata dai due Comuni, SI Fest, fototeca Marco Pesaresi e Fellini Museum. Un percorso in allestimento fino al 24 settembre: un dialogo fra la Sala Allende di Palazzo Martuzzi a Savignano e l’Ala di Isotta di Castel Sismondo a Rimini (Fellini Museum). "Rimini Revisited", accompagnata da un catalogo pubblicato da Nfc edizioni, si configura appunto come una rilettura critica del progetto del 2003 e si compone di 173 fotografie: 100 scatti inediti allestiti a Savignano e 73 nella città felliniana, questo nucleo è formato da una parte di immagini già esposte e una ventina di nuovi inserimenti inediti, insieme alla proiezione di un video.
Dai lavori di Pesaresi dedicati a Rimini scaturisce un grande affresco sulla "romagnolità", dal mare all’entroterra. "L’idea di un doppio percorso è stata fondamentale in quanto abbiamo ritenuto necessario ampliare i confini del progetto – spiegano i curatori – Esporre solo le fotografie iconiche e conosciute della raccolta avrebbe dato una luce parziale alla sua mole di lavoro ma noi abbiamo avuto l’occasione di studiare il progetto nella sua interezza. Abbiamo selezionato da più di 25 mila negativi le fotografie che non solo rappresentano la vita quotidiana e l’atmosfera unica della zona ma anche il genio creativo di Marco, la sua sensibilità e bravura tecnica". L’ingresso è gratuito.
Lina Colasanto