ANDREA OLIVA
Cronaca

La Regione vuole evitare lo strappo: "Proveremo a far restare Deejay". Si tratta per le dirette da Aquafan

L’assessore al turismo Frisoni: "Va mantenuto quel filo rosso che lega da decenni la radio alla Riviera". Claudio Cecchetto: "Non farei drammi. Il bando? Non mi piace, chi sceglie Riccione deve amarla".

L’assessore al turismo Frisoni: "Va mantenuto quel filo rosso che lega da decenni la radio alla Riviera". Claudio Cecchetto: "Non farei drammi. Il bando? Non mi piace, chi sceglie Riccione deve amarla".

L’assessore al turismo Frisoni: "Va mantenuto quel filo rosso che lega da decenni la radio alla Riviera". Claudio Cecchetto: "Non farei drammi. Il bando? Non mi piace, chi sceglie Riccione deve amarla".

Addio a Radio Deejay... O forse no. Di mezzo ci si è messa la Regione con l’assessore al turismo Roberta Frisoni. "Deejay fa parte da sempre della nostra offerta – dice l’assessore – dai parchi tematici all’intera Riviera. Il mio auspicio è che si possa mantenere quel filo rosso che da decenni lega Radio Deejay alla promozione del nostro territorio e delle sue attività. È una cosa delicata che per questo merita tutto l’impegno del sistema turistico e in questi giorni lavoreremo per questo". Non è un caso che l’assessore citi per primi i parchi tematici. Non si tratta soltanto del luogo dove è nato il rapporto tra l’emittente e la città di Riccione. Ad Aquafan stanno facendo tutto il possibile per non perdere quel legame con la radio che va ben oltre il contratto. Ci sono relazioni importanti da mantenere che nel corso dei decenni hanno portato al parco visibilità e tantissimi artisti e personaggi del mondo dello spettacolo. Rompere ora quel cordone ombelicale potrebbe significare dire addio a una storia lunga quarant’anni. E lo sanno molto bene anche a Bologna: la Regione vuole evitare che Deejay ora trovi casa in una località fuori regione. Le voci parlano di Jesolo. Il fatto che lo stesso Linus dica (vedi l’articolo a pagina 5) che altre radio hanno rifiutato l’offerta di sostituirli a Riccione, apre uno spiraglio.

Ma resta l’incognita di chi arriverà a Riccione e con quale forma. Per Claudio Cecchetto, fondatore della radio, colui che portò Deejay television all’Aquafan, "tutto cambia... Non ne farei un dramma". Ma fissa subito un paletto: "Non so chi arriverà al posto di Deejay, ma Riccione la si ama e la desidera. Non si può pensare che il prossimo partner sia solo commerciale, così non funzionerà... Ho sentito parlare di un bando che farà il Comune di Riccione. Io credo che Riccione non abbia bisogno di bandi, non mi piacciono. Riccione deve essere amata". E sull’ipotesi che possa sbarcare Mediaset, il talent scout e produttore spiega: "A me Riccione piace, se così fosse ci guadagnerebbe Mediaset. Ma chiaramente deve esserci terreno fertile, non un accordo basato sul business". Poi, da bravo organizzatore di eventi, pensa già alla proposta che dovrà offrire il Comune riccionese. "Sarebbe ora che si alzasse l’asticella e si mettesse fine ai soliti spettacoli in piazza gratuiti. Devono esserci anche quelli, ma oggi hanno maggior richiamo sono altri concerti, come quelli a Cattolica per esempio. Non possono esserci solo feste di piazza". E per Cecchetto il divorzio tra Riccione e Deejay non sarà definitivo: "Questa estate Radio Deejay non ci sarà. Ma in futuro potrebbero cambiare tante cose. Anche le amministrazioni comunali cambiano".

Andrea Oliva