La pezza per evitare perdite d’acqua alla vasca olimpionica esterna è la buona notizia per l’impianto natatorio riccionese. Quella meno buona è il fermo ai lavori dell’ampliamento dello Stadio del nuoto. Gli operai non si vedono da settimane e non c’è una data per la ripresa del cantiere. Un passo alla volta partendo dalle perdite d’acqua nella vasca di raccolta esterna. Si tratta di una vasca al servizio della piscina olimpionica. Qui il Comune è dovuto intervenire con i lavori di impermeabilizzazione dello skimmer, la vasca laterale di raccolta a sfioro per la pulizia e la depurazione dell’acqua. L’intervento dovrebbe completare le operazioni avviate lo scorso anno quando si palesò l’urgenza di trovare le falle che portavano ad abbondanti perdite di acqua nella grande vasca all’aperto. Un anno fa l’amministrazione in collaborazione con la Polisportiva comunale era intervenuta per cercare l’origine delle grosse perdite scoprendo che si trattava del tubo di ‘mandata’ che aveva un diametro di 40 centimetri. Gli operai specializzati intervennero per bloccare le perdite, ma non era l’unica parte dell’impianto ad avere delle falle, anche lo skimmer era danneggiato. Il nuovo intervento in corso di realizzazione ha come obiettivo l’impermeabilizzazione dello skimmer. Inoltre sono previsti altri interventi nell’impianto natatorio con la sostituzione dello scambiatore di calore del boiler dello Stadio del nuoto, ormai vecchio e usurato. Il costo complessivo degli interventi e della fornitura dei materiali sarà di poco superiore ai 28mila euro. Il termine lavori è previsto entro i primi dieci giorni di dicembre. Solo successivamente potrà essere montata montata la copertura della piscina esterna per il periodo invernale.
"Gli interventi allo Stadio del nuoto garantiranno l’efficienza del complesso natatorio, pronto a ospitare non solo i grandi appuntamenti sportivi ma anche i corsi e il nuoto libero dei cittadini che potranno contare su una struttura moderna e funzionale", sottolineano dall’amministrazione comunale. Resta l’incognita dell’ampliamento della piscina. Alla fine di settembre il cantiere si è fermato perché sono stati ritrovati reperti archeologici. Da allora sono trascorsi una cinquantina di giorni e oggi i lavori sono bloccati. L’opera è finanziata con i fondi del Pnrr, pertanto ha scadenze fissate entro il 2026. Per l’assessore Imola non ci sono rischi di non terminare l’opera. Intanto si continua a trattare con la Soprintendenza per ripartire il prima possibile. Inoltre il Comune tiene aperto il canale istituzionale con la Prefettura dove nei giorni scorsi ha partecipato al vertice provinciale sullo stato di avanzamento dei cantieri legati al Pnrr, su cui Rimini, ad esempio, ha chiesto di aprire un dialogo con il governo per una proroga necessaria a rimettere in pista il Metromare.
Andrea Oliva