Dieci giorni per dire ’sì’ al nuoro stadio. La partita per il futuro del ’Romeo Neri’ si gioca adesso. Il progetto di Aurora immobiliare e dalla società del Rimini, dopo aver incassato il via libera della giunta, ora verrà discusso dal consiglio comunale. Che dovrà decidere se dichiarare il nuovo stadio un’opera di pubblico interesse. Il progetto sarà esaminato domani dai consiglieri comunali della terza e quinta commissione. A meno di – improbabili – imprevisti, sarà votato in consiglio il 21 novembre. Probabile che quella sera in aula si presentino parecchi tifosi del Rimini, che da tanti anni attendono il nuovo stadio.
Sull’ok al progetto ormai non ci sono dubbi. Anche molti consiglieri di opposizione sono pronti a dire ’sì’ al nuovo ’Romeo Neri’. Il progetto prevede uno stadio all’inglese da 12mila posti, con un investimento di 40 milioni a carico dei privati. Un ’sì’ "a determinate condizioni – precisa Matteo Zoccarato, capogruppo della Lega – Tutti vogliamo il nuovo stadio. Ma chiediamo al Comune di metter mano profondamente alla viabilità. Già oggi l’area dello stadio e la Colonnella sono in sofferenza. E le attività commerciali previste all’interno del nuovo ’Romeo Neri’ non faranno che aumentare il traffico". Nel progetto è previsto un nuovo parcheggio di 500 posti: "Potrebbe non essere sufficiente". Per Nicola Marcello, consigliere e candidato alle regionali di Fratelli d’Italia, "il nuovo stadio va fatto, ma vogliamo vederci chiaro sul ’motore immobiliare’ dell’operazione". Che prevede 20mila metri quadrati dedicati ad ambulatori, negozi sportivi e altre attività commerciali. "Capiamo perfettamente le esigenze di chi è pronto a investire sul nuovo stadio. Ma bisogna riflettere attentamente. Sono davvero necessarie tutte quelle attività commerciali? Sarà un investimento sostenibile nel tempo?".
Dubbi e timori che verranno affrontati in commissione e poi in consiglio. Di dubbi non ne hanno affatto i tifosi del Rimini, dopo i recenti divieti per le trasferte. Ieri durante la partita al ’Romeo Neri’ con la Torres, hanno espresso il loro malcontento sugli spalti, con striscioni eloquenti: Vietare non è la soluzione ma parte del problema e Trasferte libere. La protesta è nata dopo il divieto imposto loro per la trasferta a Gubbio, motivato da questioni di ordine pubblico, e anche in solidarietà con i tifosi di basket di Rbr a cui è stato negato, ieri, di andare a Pesaro a vedere il derby.