"La nuova Statale 16 asfalterà realmente 20 ettari di terreno pregiato e devasterà - parcellizzando e tagliuzzando i campi - circa 500 ettari di terra". Tornano a tuonare contro la variante anche Ettore Pagliarani (circolo Pd Santa Giustina e Case Nuove) e Andrea Martignoni (Comitato Peep Santa Giustina) alleati nel ’Tavolo verde’. Parlano di "una inutile variante da 350 milioni che in un colpo solo potrebbe cancellare il 26% del territorio agricolo del Comune di Rimini, asfaltandolo inutilmente e inesorabilmente, portando smog traffico e inquinamento". Un’opera "sopravvissuta a due Via (Valutazione d’impatto ambientale, ndr) negative, successivamente diventate positive anche grazie ad interventi pianificatori che si sono sviluppati parallelamente al progetto variante Statale 16 Rimini Nord, in barba alle critiche di tutti gli agricoltori e contro l’interesse della città di Rimini. Salvo i proprietari dei terreni interessati all’incremento di valore dovuto alla loro trasformazione in terreni edificabili. Città gravemente danneggiata da una scelta che sottrae alla comunità una risorsa preziosa e insostituibile". Martignoni e Pagliarani ricordano anche le vicende anche giudiziarie legate al progetto.
"Proprio sotto questi terreni – concludono – si trova la conoide del fiume Marecchia, un bacino d’acqua potabile di dimensioni impressionanti, gli esperti scrivono di una portata d’acqua superiore di tre volte a quella di Ridracoli, utilizzata per far crescere gli ortaggi che si trovano sulle tavole di mezza regione. In momenti di perdurante siccità come quello in corso è una manna che non ha prezzo e rischia seriamente di essere compromessa e inquinata da una inutile e devastante colata di catrame, cemento e ferro".