"La nostra barca ripulirà il mare dalla plastica"

Parla Davide Morri, titolare del cantiere che costruirà l’innovativa imbarcazione per il porto di Ravenna: "Sarà pronta nel 2026"

"La nostra barca ripulirà il mare dalla plastica"

Il progetto della barca, nel riquadro Davide Morri firma il contratto con Daniele Rossi

"Una grande soddisfazione per noi, i nostri progettisti e le maestranze, e motivo d’orgoglio per Bellaria, poter realizzare la prima barca mangia-plastica per il porto di Ravenna. In Italia siamo stati tra i primi a credere alla propulsione green delle barche, iniziando a produrle oltre 10 anni fa. Aver vinto questo bando conferma che la rotta scelta è stata quella giusta". Così Davide Morri, il patron dell’omonimo cantiere nautico di Bellaria fondato insieme al fratello Giorgio e oggi gestito col figlio Marcello, il nipote Mirco e altri famigliari. Una conduzione famigliare che non rappresenta un limite ma un valore aggiunto per la produzione, con grandi imbarcazioni da pesca e da diporto consegnate in tutta Italia, Sicilia e Sardegna comprese, e in tutto il Mediterraneo.

"Abbiamo già realizzato barche green per la raccolta rifiuti per Venezia, La Spezia, Capri, Napoli", spiega Morri. L’ultimo trofeo in bacheca è appunto l’aggiudicazione del bando da 2 milioni di euro, indetto lo scorso aprile dall’Autorità di sistema portuale di Ravenna, finanziato dal ministero dell’ambiente nell’ambito del progetto ‘Green Ports’ con risorse del Pnrr. Il Cantiere Morri Fm costruirà una barca mangia-plastica, con motore elettrico, alimentata da fonti energetiche rinnovabili, per la raccolta di materiali presenti in acqua, in grado di ‘digerire’ plastiche del diametro superiore a 5 millimetri, e di recuperare rifiuti solidi galleggianti e semisommersi. Sarà anche idonea alla raccolta e al trattamento di sversamenti di idrocarburi. "Inoltre – aggiunge Morri – l’imbarcazione sarà omologata per il trasporto passeggeri, circa una decina. Non turisti ma tecnici e addetti ai lavori del settore ambiente, penso per esempio al rigassificatore. Sarà dotata poi di equipaggiamenti che le permetteranno di venire utilizzata anche in occasione di campagne di monitoraggio".

"Quella che dovremo ultimare per l’aprile 2026 in modo da renderla operativa per quell’estate – conclude Morri – è la prima imbarcazione con queste caratteristiche tecnologiche e operative per uno scalo portuale italiano". La barca potrà operare per otto ore filate anche in bassi fondali e anche – aspetto fondamentale per il porto di Ravenna – passare sotto il ponte mobile che attraversa il canale Scandiano. Dopo l’apertura delle buste c’è stata pochi giorni fa la firma del contratto tra Daniele Rossi, presidente dell’Autorità portuale di Ravenna, e Morri.

Mario Gradara