REDAZIONE RIMINI

La mappa degli alberi a rischio. Centinaia quelli da tagliare

Già partito l’abbattimento degli esemplari pericolosi. Andruccioli: "Gestione del verde sostenibile e sicura"

Christian Andruccioli, assessore comunale all’Ambiente

Christian Andruccioli, assessore comunale all’Ambiente

Per gestire meglio il verde pubblico, garantendo sicurezza ai cittadini, il Comune di Riccione ha approvato la ‘Mappa delle esposizioni al rischio arboreo in ambito urbano’. Questo strumento operativo, che consentirà di effettuare monitoraggi e interventi mirati sulle piante, è stato disegnato sulla base del censimento del verde pubblico, per cui offre una dettagliata panoramica delle specie, dimensioni, condizioni generali dell’albero e delle sue esigenze arboricolturali. Non si tratta di un documento statico, ma in evoluzione, periodicamente sarà infatti aggiornato. A costituire il patrimonio verde di Riccione, secondo le stime della Geat che gestisce il verde pubblico, sono 35mila alberi, dei quali 17mila ombreggiano le strade e 18mila parchi e giardini. In seguito al primo censimento era emerso che 364 esemplari presentavano "un elevato rischio di caduta o erano affetti da lesioni tali da rendere impossibile la loro ripresa. Per garantire la sicurezza pubblica pertanto si è optato per l’abbattimento, tanto più che 179 alberi sono stati segnalati in luoghi molto frequentati, strade e parchi. Già cadute sotto i colpi delle motoseghe svariate decine di piante soprattutto a San Lorenzo lungo i viali Veneto, Empoli, Sondalo, Sondrio, Murano, Mestre e Veneto. Non si tratta solo di pini, più soggetti ai crolli, ma anche di querce, alberi di Giuda, aceri, robinie e olmi. Sono ritenuti prioritari gli interventi nelle aree maggiormente a rischio.

La valutazione si basa sul metodo Isa (International Society of Arboriculture), che classifica la probabilità di impatto in quattro categorie, a partire da quella molto bassa per aree frequentate in via occasionale e dove i potenziali bersagli dispongono di una certa protezione. C’è poi la bassa per strade di servizio utilizzate occasionalmente, la media che riguarda le vie con significativo traffico e l’alta che interessa le zone in cui i bersagli, persone e veicoli, sono costantemente presenti, quindi a rischio di impatto. Dal Comune fanno sapere che "la Mappa delle esposizioni al rischio è il risultato di una prima ricognizione analitica condotta da Geat in due fasi, che hanno permesso di documentare lo stato attuale del patrimonio arboreo". In merito l’assessore all’Ambiente Christian Andruccioli sottolinea: "La Mappa delle esposizioni al rischio, integrata con i dati di censimento e la classificazione delle aree verdi pubbliche, è uno strumento indispensabile per gestire il patrimonio arboreo. Consente di pianificare i monitoraggi di stabilità e gli interventi, mira a proteggere il verde urbano e a garantire la sicurezza. Il Comune rafforza il proprio impegno verso una gestione del verde pubblico che sia sostenibile, sicura e attenta alle esigenze della comunità". Nives Concolino