Era stato attirato con l’inganno fuori dal Palacongressi di Riccione, nell’ottobre del 2018. Lì si era ritrovato addosso cinque ragazzi – alcuni poco più che maggiorenni – che lo avevano aggredito, facendolo finire in pronto soccorso. Dietro quel presunto pestaggio, secondo il racconto della stessa vittima (un 29enne della Valmarecchia) ci sarebbe stata una questione di rivalità tra i ‘pierre’ delle discoteche più famose della Riviera, che avevano dato vita ad una vera e propria battaglia per accaparrarsi i clienti in vista della notte di Halloween, quando nei locali erano in programma vari eventi con i nomi di grido della musica internazionale. Una contesa a colpi di prevendite, biglietti e omaggi sfociata addirittura nel sangue, che aveva portato al rinvio a giudizio dei cinque presunti assalitori – all’epoca avevano tutti tra i 18 e i 26 anni e si occupavano di pubbliche relazioni per conto dei locali intercettando i gruppi di giovani che facevano le vasche in viale Ceccarini – accusati di lesioni e minaccia in concorso.
Ieri, nel corso dell’udienza davanti al giudice monocratico, l’avvocato che assiste la vittima del pestaggio, Andrea Muratori, ha però annunciato l’intenzione di rimettere la querela e di revocare la costituzione di parte civile. In seda extragiudiziale, è stato infatti raggiunto un accordo per il risarcimento dell’ex ‘pierre’ per i danni fisici subiti in quella circostanza. Uscita di scena la parte civile, nel corso della discussione di ieri, gli avvocati della difesa hanno chiesto l’assoluzione degli imputati o in subordine l’esclusione delle aggravanti contestate ai cinque. Il giudice ha rinviato per repliche al maggio del 2025.
"Stavo andando al bar Pascucci di Riccione dove avevo fissato l’appuntamento con i miei collaboratori, per definire la strategia promozionale della discoteca in vista di Halloween – aveva raccontato nella denuncia il 29enne – quando si sono avvicinati 5 ragazzi, tutti sui vent’anni, che conoscevo di vista, tranne due. Mi hanno detto che volevano parlarmi in privato". Invece la situazione era ben presto degenerata. "E’ saltato fuori un coltello da un giaccone di uno di loro – continua il ragazzo – mentre un altro mi ha spinto la testa contro una colonna e mi ha sferrato un pugno in faccia. Poi mi sono beccato una testata sul naso, ma sono riuscito a scappare infilandomi a carponi tra i tavoli esterni del bar". Sul posto erano quindi intervenuti i carabinieri che, grazie alle indicazioni dell’aggredito, erano riusciti ad identificare i presunti assalitori, nel frattempo fuggiti a piedi.