Distrutta da dolore, ma decisa a lottare per "ottenere giustizia". E’ arrivata a Rimini Susan Elisabeth Flores Rodriguez: è la figlia più grande (ha 26 anni) di Noelia Rodriguez, la donna uccisa con 18 coltellate dal suo ex, Maximo Aldana De La Cruz. Pochi giorni dopo l’omicidio, avvenuto il 19 maggio in un appartamento in via Dario Campana, la comunità peruviana aveva organizzato una messa in memoria di Noelia alla chiesa di Bellariva. La volontà della famiglia è riportare la salma in Perù e poi celebrare là i funerali. Per questo Susan è arrivata in Italia. Il viaggio le è stato pagato attraverso una colletta fatta da amici e parenti. I peruviani che vivono a Rimini si stanno dando da fare con varie iniziative, per aiutarla nelle altre spese.
Susan, che ha due fratelli (una di 22 anni, l’altro 19) ed è madre di un bimbo di 4 anni, è intenzionata a restare a Rimini il più a lungo possibile, per partecipare al processo. Ieri ha incontrato l’avvoato Morena Ripa, che l’assisterà nel procedimento e l’aiuterà nelle pratiche per il rimpatrio della salma della madre. Un primo importante passo è stato fatto: la vice sindaca Chiara Bellini ha assicurato che il Comune coprirà le spese per il rimpatrio della salma. Inoltre l’associazione ’Rompi il silenzio’ darà supporto e assistenza - anche psicologica - a Susan. Che la prossima settimana sarà ascoltata dalla Squadra mobile della Polizia, a cui è affidata l’indagine coordinata dai pm Stefano Celli e Davide Ercolani. Già ieri, parlando con il suo legale, ha smontato la versione dell’assassino.
L’uomo non si era mai rassegnato alla fine della relazione con Noelia, era venuto già una volta a Rimini per parlarle, prima della tragedia. Lei gli aveva ribadito che era tutto finito, lui per tutta risposta ha cominciato a minacciava dicendo che l’avrebbe denunciata per farla così rimpatriare in Perù (il visto di Noelia per l’Italia era scaduto). E quando è tornato a Rimini la seconda volta, l’ha uccisa. L’uomo, difeso da Maria Rivieccio, nel frattempo ha lasciato il carcere ed è finito in ospedale (è piantonato a vista) perché si è ammalato di tubercolosi.
ma.spa.