
Ivan Innocenti e il consigliere comunale di Rimini Giuliano Zamagni, hanno visitato il carcere ’Casetti’
All’inizio dell’anno, una delegazione del Partito Radicale, guidata da Ivan Innocenti e dal consigliere comunale di Rimini Giuliano Zamagni, ha visitato il carcere ’Casetti’. L’incontro ha avuto l’obiettivo quello di monitorare le condizioni di vita all’interno dell’istituto penitenziario. I luoghi visitati sono la sezione uno, la sezione dei semiliberi e l’infermeria.
"La sezione prima – spiega Innocenti in una nota – conferma il degrado e il luogo malsano in cui le persone detenute e il personale penitenziario sono ormai da lunghi anni costretti. Celle con muffe diffuse, angolo cottura e cucina accanto alla tazza del water, bagni senza docce e porte. Le docce in comune non funzionano, delle 5 presenti solo 2 sono considerate agibili per l’igiene personale e anche queste sono in condizioni non degne. L’AUSL già dal 2020 indica la prima sezione rischiosa per la salute di chi vi permane e non risolvibile con ordinaria manutenzione. Sono già stanziati due milioni di euro per la ristrutturazione dell’ala che comprende al primo piano la sezione uno e al piano terra la sezione sesta inagibile dal 2016 e in cui è prevista la realizzazione di uno spazio di lavoro nell’ambito della legge Smuraglia. L’inizio dei lavori da mesi è previsto imminente e le ultime indicazioni sono per gennaio, ma la direzione segnala che non sono state ancora date indicazioni per la gestione delle persone all’interno detenute e la preoccupazione è che se passa questo periodo invernale poi con l’avvicinarsi del periodo estivo per esigenze di carcerazione l’intervento possa slittare ancora".
Aggiunge Innocenti: "Utile è stato l’interessamento dei parlamentari Domenica Spinelli, Beatriz Colombo e Marco Croatti che a giugno si sono interessati degli stanziamenti dopo l’incontro con la direzione del carcere. Ora serve un ulteriore passo in avanti per la suzione di questa inumana situazione. Una sezione del carcere di Rimini è esterna al carcere stesso. Caso che ritengo unico nel nostro paese. È la sezione semiliberi. Si trova in un edificio confinante con la recinzione del carcere stesso. È un edificio che il comune di Rimini ha donato al carcere molti anni fa. In questa sezione sono detenute le persone semilibere, detenuti che svolgono attività lavorative all’esterno del carcere nella comunità dei liberi".