Si naviga a vista in città "a causa di una maggioranza non equilibrata e non stabile, incapace, a causa dei dissidi interni, di tracciare una rotta chiara e precisa per far uscire la città dal pantano in cui loro stessi l’hanno fatta scivolare". Dalla civica di centrodestra arrivano bordate a due settimane dalla ripartenza sentenziata dal Consiglio di Stato. Il segretario Fabrizio Pullè non intende fare sconti dopo le parole usate dal segretario del Pd, Riziero Santi. "Comprendo bene che Santi si affanni a cercare di coprire tutte le problematiche che stanno venendo a galla, ma lo spettacolo che stanno presentando ai riccionesi è davvero desolante. Stiamo tornando a vedere e ad ascoltare tutto quello di cui non avevamo bisogno: litigi, prese di posizione interne, dimissioni di un assessore, assalto alla diligenza per un rimpasto, fila interminabile di candidati all’assessorato al turismo. E, su tutto questo, la città è sempre più vuota, anche nei weekend, mentre incombe minaccioso un Natale sottotono, e soprattutto si sta palesando un possibile buco nel bilancio comunale che potrebbe mettere in ginocchio la città stessa".
Tuttavia Pullè non si lascia trascinare in semplici invettive politiche, fermandosi un passo prima e mettendo al centro le aspettative di una città intera. "Come già ho detto, la città non è più disposta a dare un credito a vuoto a questa maggioranza. Si è già perso il primo anno che, per stessa ammissione loro, è stato denso di errori. Per i giudizi politici avremo tempo. Oggi non possiamo che augurare alla città che si cessi immediatamente, e comunque nel più breve tempo possibile, questo indecoroso spettacolo sulle poltrone da spartirsi". Per di più non si tratta di una poltrona qualsiasi, ma di quella al Turismo, ruolo a dir poco strategico per una località come Riccione. "Abbiamo una città a terra, come una autovettura con quattro ruote sgonfie, e loro pensano, invece che a riparare le gomme, a vedere a chi regalare un viaggio come trasportati. Siamo purtroppo ripiombati nella vecchia politica dei ricatti, delle prese di posizione personale, dell’arrivismo e della voglia di poltrone".
a. ol.