La chiusura di Ferramenta: "Colpa degli abusi edilizi commessi dai vicini"

I giudici respingono i ricorsi dei privati con cui è nato il contenzioso. I legali di Mini: "Il ristorante non è più sicuro. Ora chiederemo i danni". .

La chiusura di Ferramenta: "Colpa degli abusi edilizi commessi dai vicini"

Rino Mini (al centro) durante l’inaugurazione di Ferramenta nel 2021

È chiuso da oltre un anno e chissà se mai riaprirà, a questo punto. Ma una cosa è certa: Rino Mini ha interrotto l’attività del suo Ferramenta cafè, inaugurato alla fine del novembre 2021, non per colpa (o per volontà) sua. A costringerlo alla chiusura sono stati gli abusi edilizi commessi nell’appartamento sopra il locale di piazza Cavour, che hanno reso non più agibile il ristorante. Mini ha chiuso Ferramenta "solo per una questione di sicurezza, per garantire l’incolumità di dipendenti e clienti".

La storia è nota. Da un esposto partito contro la canna fumaria di Ferramenta, nel 2023, durante gli accertamenti fatti dagli uffici del Comune viene fuori che nell’appartamento al primo piano, sopra il ristorante, sono stati eseguiti lavori senza le necessarie autorizzazioni per l’antisismica. Mini approfondisce la questione con i suoi tecnici e avvocati, e all’esito delle perizie, che accertano la pericolosità di alcune aree del locale, è lo stesso imprenditore a comunicare al Comune (attraverso i suoi legali) la sospensione dell’attività a partire dalla fine di luglio. Agli uffici di Palazzo Garampi non è rimasto altro da fare che revocare a Ferramenta i titoli per a somministrazione di cibi e bevande.

I proprietari dell’appartamento sopra il ristorante e anche quelli dell’immobile che ospita Ferramenta hanno presentato ricorso al Tar, chiedendo di annullare i provvedimenti presi dal Comune. I giudici del tribunale amministrativo regionale, con sentenze depositate il 26 settembre, hanno respinto i ricorsi e rigettato la richiesta di sospensiva, condannando i proprietari a pagare mille euro di le spese legali al Comune e alla stessa società di Mini. Per il Tar i provvedimenti dell’amministrazione sono stati legittimi. E corretto, osservano i giudici, è stato anche l’operato di Mini, assistito dagli avvocati Andrea Mussoni e Davide Morri.

"Le due sentenze del Tar – osserva lo stesso Mussoni – dimostrano che in questa vicenda Rino Mini e il ristorante Ferramenta non hanno alcuna responsabilità. Anzi: Mini è stato fortemente danneggiato da questa situazione. È stato costretto a chiudere il ristorante, per tutelare la sicurezza di dipendenti e clienti". E l’ha fatto dopo aver investito oltre 2 milioni di euro per aprire Ferramenta. "A questo punto – conclude Mussoni – saranno avviate tutte le azioni di tutela necessarie, inclusa la richiesta di risarcimento" per i danni e i mancati incassi del ristorante.

Manuel Spadazzi