La Cgil: "Priorità alla sicurezza, non ai portafogli dei bagnini"

La Cgil critica la chiusura delle spiagge senza salvataggio, sottolineando l'importanza della sicurezza balneare. Il sindacato denuncia l'atteggiamento imprenditoriale di alcuni stabilimenti che non pagano per il servizio di salvataggio.

La Cgil: "Priorità alla sicurezza, non ai portafogli dei bagnini"

La Cgil critica la chiusura delle spiagge senza salvataggio, sottolineando l'importanza della sicurezza balneare. Il sindacato denuncia l'atteggiamento imprenditoriale di alcuni stabilimenti che non pagano per il servizio di salvataggio.

Spiagge chiuse senza salvataggi, ma per la Cgil "i portafogli dei bagnini non hanno sempre ragione". A ‘suonarle’ a bagnini ed enti locali ci pensano la segretaria della Cgil, Francesca Lilla Parco, e il segretario Filcams, Francesco Guitto. "I temi connessi al servizio pubblico essenziale di salvataggio vengono normalmente accolti con l’assordante silenzio della classe dirigente del territorio, della politica e degli amministratori pubblici. Questo non avviene quando, invece dei portafogli dei marinai di salvataggio, sono in ballo quelli dei bagnini. Pare infatti che sia in corso una competizione a chi è più ‘filo balneare’. Ma questi temi sono centrali sempre e non solo in queste circostanze". Il sindacato approva in pieno l’effetto dell’ordinanza. "Le indicazioni della Capitaneria vanno nella giusta direzione di considerare sempre prioritaria la sicurezza della balneazione. La scelta di chiudere uno stabilimento balneare non pagando così qualche centinaio di euro per il servizio di salvamento è squisitamente imprenditoriale, non è un obbligo dettato dalla Capitaneria".