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"La burocrazia mi ha tolto la patente e il lavoro"
"La mia patente di guida mi è stato revocata per ragioni burocratiche, la decadenza dell’accordo bilaterale tra Italia e Algeria. Per questo ho perso il mio lavoro di autista, e non posso neppure più portare mia moglie, incinta al settimo mese, all’ospedale di Rimini: da Sant’Agata Feltria dove viviamo servono oltre due ore in pullman". è un accorato appello quello di Kasmi Abdennour, nato nel 1990 in Algeria, sposato con una italiana e residente da due anni qui in Italia. "Nel 2022 ho convertito la mia patente algerina in quella italiana nel 2022 – spiega – Così ho ottenuto una patente italiana valida per 5 anni. Ho trovato lavoro come autista di noleggio bagni chimici in provincia di Rimini, ho lavorato con questa azienda per più di un anno. Ho ottenuto un contratto a tempo indeterminato. Di recente però ho ricevuto una lettera dalla motorizzazione, in cui si informava che la mia patente di guida era stata revocata per motivi amministrativi".
"Mia moglie è incinta – continua Abdennour – Viviamo in una zona dove ci sono pochi trasporti pubblici, a Sant’Agata. Mi hanno rovinato la vita con questa decisione. Ora sono disoccupato". "Non voglio i soldi della disoccupazione – continua – Voglio lavorare, amo il mio lavoro. Ma così non posso neanche portare mia moglie in auto all’ospedale a Rimini per fare gli esami. Il viaggio in bus dura due ore e mezza: è un problema. Lei presto partorirà e avrà un bambino. Nostro figlio sarà italiano. Amo l’Italia e ne rispetto la Costituzione e le leggi, ma chiedo una soluzione. Non solo l’unico: ci sono anche molte altre persone in questa condizione". Da qui l’appello "alle autorità competenti perché si arrivi all’aggiornamento dell’accordo. Voglio riottenere la patente e il lavoro".
Mario Gradara