Rimini, 13 settembre 2023 – Per una partita che si chiude, un’altra è ancora da giocare. Se per quanto riguarda l’inchiesta per diffamazione attorno alla docu-serie Netflix su San Patrignano si va verso l’archiviazione, resta tuttora in piedi l’altra indagine, quella scaturita da una querela di Walter Delogu. L’ex autista e stretto collaboratore di Vincenzo Muccioli aveva dato inizio ad una battaglia legale, ritenendo di essere stato diffamato dalle parole rilasciate da Red Ronnie e da Giacomo e Andrea Muccioli in delle interviste riportate dalla stampa locale e nazionale o da alcune piattaforme di streaming nelle settimane immediatamente successive alla pubblicazione della serie targata Netflix, che proprio in quel periodo era al centro di feroci polemiche.
La Procura di Rimini ha notificato a Red Ronnie e ai fratelli Muccioli l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Un atto dovuto, per consentire ai tre indagati di poter eventualmente organizzare la loro difesa. Nella querela vengono citati stralci delle varie interviste, come quella in cui Red Ronnie avrebbe attribuito a Delogu il fatto di "aver puntato il coltello contro Muccioli, minacciandolo e chiedendogli dei soldi altrimenti avrebbe divulgato la cassetta incriminata" e di aver "provocato la morte di Muccioli perché quel gesto è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso", con riferimento al presunto "tradimento ricatto" per farsi consegnare 150 milioni di lire compiuto dall’ex autista, anche se quest’ultimo ha sempre respinto le accuse e negato qualsiasi comportamento violento. Tra le dichiarazioni contro cui Delogu punta il dito anche quelle attribuite a Giacomo Muccioli ("lui come altri speculano su quello che hanno ricevuto, continuano a vivere di riflesso sulla figura di mio padre"). Per il legale di Giacomo Muccioli, l’avvocato Giulio Basagni, "l’accusa di diffamazione è infondata sotto più profili, come evidenzieremo e dimostreremo già in questa prima fase interlocutoria". "Le accuse di diffamazione a mezzo stampa sono totalmente infondate – aggiunge l’avvocato Alessandro Catrani, legale di Andrea Muccioli – Chiederemo immediatamente un interrogatorio ex 415 bis in cui chiariremo e dimostreremo che quanto dichiarato da Andrea Muccioli, nelle due occasioni sub iudice, non può ritenersi assolutamente diffamatorio". Guido Magnisi, avvocato di Red Ronnie, evidenzia come "l’intervista oggetto di querela sia stata rilasciata ad una testata giornalistica con sede a Roma, per questo motivo solleveremo una eccezione di incompetenza territoriale".