Da Riccione all’Opera nazionale di Bucarest in Romania, dove si sta esibendo in varie performance da Biancaneve al Don Chisciotte. Si apre così la carriera del riccionese Kevin Alsina, 20 anni, astro nascente della danza classica. Formatosi per anni all’Accademia Antonella Bartolacci Danza Riccione, volteggia sul palco con padronanza incantando il pubblico. Finalista al Concorso internazionale Yagp di New York, assieme a Chiara D’Angelo, Kevin sogna di esibirsi al Galli di Rimini, che nell’autunno 2018 ha ospitato anche il grande Roberto Bolle.
Da quanto tempo si dedica alla danza?
"Ho cominciato a danzare quando avevo otto anni. La mia passione è nata da Michael Jackson, che ha acceso in me la voglia di ballare, di esprimermi con il movimento e con la stessa danza della quale allora non sapevo nulla. Ballavo sulle sue canzoni. I miei genitori notando questa mia propensione hanno quindi deciso di iscrivermi all’Accademia di danza Antonella Bartolacci, alla quale devo la mia fondamentale formazione. Senza questa ora non sarei a Bucarest".
Fin quando l’ha frequentata?
"Fino al 2019, quando dopo un’audizione sono stato accettato all’English national ballet school di Londra, una delle più prestigiose d’Europa. Il corso è triennale, ma sono stato subito inserito nel secondo anno e mi sono già diplomato".
Ha così spiccato il volo oltre i confini nazionali?
"Dopo un periodo come apprendista nella compagnia nazionale dell’Inghilterra, la New english ballet theatre con la quale ho svolto la stagione autunnale, sono venuto a Bucarest in una compagnia nazionale, che in gennaio mi ha fatto un contratto. Il repertorio è basato su molti balletti classici, siamo partiti con Biancaneve, dove ho svolto il ruolo del nobile nel corpo di ballo e abbiamo continuato con il Don Chisciotte, ora prepariamo Giselle. Il teatro è bellissimo, mi ha regalato un’emozione unica, per fortuna anche in pandemia, con mascherina e distanziamento, è aperto".
Riccione le manca?
"È naturale, sono cresciuto lì. La mia casa, le persone che mi stanno vicino, gli amici e soprattutto la mia famiglia, alla quale devo tanto, perché mi ha sempre supportato, sono a Riccione. Sono figlio unico, il distacco credo l’abbiano avvertito più i miei genitori di me, perché io sono stato molto impegnato, ora ci siamo tutti abituati".
Cosa sogna per il suo futuro?
"Il mio sogno principale è quello di operare nel mondo della danza, crescere come ballerino di classica, perché quelle sono le mie radici. Nello stesso tempo voglio essere versatile per poter spaziare in altri generi, lavorare in compagnie nazionali, diventare un solista ed esibirmi nei grandi teatri come il San Carlo di Napoli, La Scala di Milano, e perché no, il Galli di Rimini: mi piacerebbe tantissimo, per emozionarmi sul palco dove si è esibito Bolle. Vorrei rimanere in questo ambito, ma mi piacerebbe sperimentare pure il mondo della musica, della moda e del cinema, perché offrono tante opportunità".
Nives Concolino